Aggiornato alle 22.15

Passato l'entusiasmo per l'accordo dell'Eurogruppo sulla Grecia, le Borse europee hanno ripiegato risentendo dei risultati sotto le attese di Alcoa, la prima delle grandi società Usa a presentare i risultati del 2009. A Milano, il FTSE Mib ha ceduto lo 0,41% e il Ftse All Share lo 0,4%. Balzo, invece, per Banca Mps (+5,64%) che ha beneficiato dell'apprezzamento del road show dei vertici negli Stati Uniti.

A New York chiusura in positivo (quarta seduta consecutiva) per Wall Street. Il Dow Jones è salito dello 0,12% a 11.019,34 punti, il Nasdaq ha guadagnato lo 0,33% a 2.465,99 punti, mentre lo S&P 500 non è andato oltre un +0,07 per cento. Dopo uno scivolone iniziale è riuscito quindi a riportarsi sopra quota 11mila (soglia di resistenza che aveva già superato lunedì) in attesa dei risultati di Intel.

Il balzo dei listini europei di ieri, invece, è stato subito interrotto oggi. La crisi greca non appare risolta nonostante Atene sia riuscita a collocare sul mercato un totale di 1,56 miliardi di titoli di stato a sei mesi e a un anno (780 milioni di euro per ciascuna emissione) con rendimenti però molto elevati (4,55% e 4,85% rispettivamente). Inoltre, sui mercati europei ha pesato l'apertura negativa di Wall Street che ha mandato in rosso anche i listini nel vecchio continente. In Grecia, il listino dei titoli a maggiore capitalizzazione ha ceduto il 2,85% e quello generale il 2,21%. A Francoforte il Dax30 ha perso lo 0,32%, a Londra il FTSE 100 ha ceduto lo 0,28% e a Parigi il calo è sto dello 0,46%.

Milano si è mossa in linea con i maggiori listini europei. Otrea a Mps, in evidenza anche il settore del lusso che ha approfittato delle indicazioni arrivate dal colosso francese Lvmh che ha chiuso il primo trimestre con vendite in crescita dell'11% rispetto al +5,7% atteso dagli analisti. Luxottica Group ha così guadagnato l'1,66% e Bulgari l'1,52%. Positive anche le Unipol (+1,52%) che proseguono il recupero delle ultime sedute grazie alle indicazioni positive sul primo trimestre fornite dall'a.d. Carlo Salvatori.

Sul fronte delle tlc, Telecom Italia ha guadagnato l'1,19% dopo aver comunicato i risultati 2009 e l'aggiornamento del piano. Nel 2009 la società ha registrato un risultato netto in calo di 596 milioni a 1,5 miliardi e il cda ha deciso di proporre un dividendo di 0,05 euro. Per quel che riguarda la vicenda Sparkle, la società ha deciso di creare un fondo rischi di 507 milioni. Nei prossimi anni, la società tenterà di recuperare quote di mercato in Italia e di crescere sul mercato brasiliano. Punterà inoltre a incrementare la propria generazione di cassa e a tenere sotto controllo i costi, in modo tale da ridurre il debito sotto i 28 miliardi a fine 2012. In calo si è invece mosso il comparto petrolifero con la flessione del greggio. Tenaris ha ceduto il 2,24%, Saipem l'1,17% e Eni lo 0,62%. Giù anche Azimut (-1,95%) che ripiega dopo i guadagni delle ultime settimane.

Il gruppo Fiat risente del calo degli ordini nel primo trimestre
Fiat (-1,85%) e l'azionista di riferimento Exor (-1,79%) hanno risentito dell'aggiornamento sull'andamento del mercato italiano dell'auto fornito dai vertici del gruppo. Nel primo trimestre del 2010, ha sottolineato Lorenzo Sistino, responsabile di Fiat Automobiles, gli ordini sono calati del 40%. Ad aprile, inoltre, il trend si attesta tra il 10 e il 20% in meno. I dati sembrano confermati anche dalle cifre di Global Insight che prevede per il gruppo un calo delle vendite dell'1,5% a marzo in Europa.

Telecom positiva in Borsa: «I dividendi aumenteranno»
Segui Telecom in Borsa
Borse europee in ribasso, bene Telecom
BORSE E INDICI / Aggiornamenti
In Argentina assemblea il 28 aprile
INTERVISTA / «Il futuro di Fastweb è intatto» (di Lino Terlizzi)
Dow Jones a 11mila punti non accadeva da settembre 2008

 

Shopping24