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Estratte vive dalle macerie
un centinaio di persone

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7 aprile 2009

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15.20 - Bertolaso: basta donazioni, c'è troppo sangue. "C'è troppo sangue, per ora basta". Il capo della protezione civile, Guido Bertolaso, spiega che la risposta dei donatori all'appello lanciato stamane ha consentito di raccogliere quantità sufficienti di sangue. Quantità superiori metterebbero in difficoltà i centri trasfusionali. Bertolaso ha anche raccomandato i volontari di coordinarsi con la protezione civile per non creare più problemi che aiuto.

15.15 - Scuole chiuse a oltranza. Requisiti alberghi. Le scuole delle zone colpite dal terremoto «resteranno chiuse a oltranza, saranno i sindaci di volta in volta a decidere le riaperture» degli edifici scolastici dopo avere verificato l'agibilità. Lo ha detto il governatore dell'Abruzzo, Gianni Chiodi durante la conferenza stampa con Berlusconi e Bertolaso. Il premier ha detto che "sono stati requisiti di fatto tutti gli alberghi della costa abruzzese adriatica" mentre "le colonne mobili della protezione civile e i vigili del fuoco installeranno anche dei centri di accoglienza con tende e punti di assistenza sanitaria e cucine da campo per chi non vorrà allontanarsi troppo da questa zona".


15.08 - I feriti sono 1.500. Secondo il capo della protezione civile Guido Bertolaso i feriti accertati finora sono 1.500.

14.56 - Un giornalista del Centro ha perso i due figli
. «C'è una frazione dell'Aquila, Onna dove si sta scavando ancora. Lì abita Giustino Parisse, il capo della nostra redazione dell'Aquila, lui è riuscito a mettersi in salvo assieme alla moglie. Ma i suoi figli sono rimasti coinvolti nel crollo» Con queste parole riportate il direttore de Il Centro, il giornale locale dell'Abruzzo, Luigi Vicinanza, partecipa con tutta la redazione al dolore di Giustino Parisse, che nel terremoto ha perso i due figli e il padre. «Siamo cronisti siamo abituati a essere testimoni. Questa volta siamo direttamente coinvolti».

14.48 - I luoghi per gli sfollati a l'Aquila sono cinque.
La Protezione Civile aquilana ha diramato la lista dei luoghi dove i senza tetto possono recarsi: si tratta della Caserma Rossi, Stadio Fattori, Stadio Acquasanta, Centi Colella, Piazza d'Armi. In questi luoghi, secondo la nota, sarebbero in corso le operazioni per l'allestimento delle tendopoli. I centri di coordinamento sono alla scuola della Guardia di Finanza e alla Reiss Romoli. La nota chiude dicendo che «le famiglie possono lasciare la città, se gli adulti restano è meglio per fornire un'adeguata collaborazione».

14.42 - Onna, la frazione rasa al suolo. Onna, una frazione dell'Aquila, è stata rasa al suolo dal terremoto.

14.33. I morti accertati sono 92.
È di 92 morti accertati il nuovo bilancio del terremoto in Abruzzo, secondo quanto riferiscono all'Ansa fonti dei soccorritori

14.12 - Crolli e danni ingenti al partrimonio artistico. I danni provocati dal terremoto in Abruzzo sono molto ingenti anche per il patrimonio culturale della regione e i primi sopralluoghi all'Aquila hanno, tra l'altro, registrato il crollo della parte absidale della Basilica di S. Maria di Collemaggio, dal transetto sino al fondo della chiesa, della cupola di Giuseppe Valadier della chiesa delle Anime Sante, del campanile della chiesa di San Bernardino. Crollato parzialmente anche il transetto del Duomo e crollata Porta Napoli.
Il primo bilancio dei danneggiamenti al patrimonio artistico è stato comunicato da Giuseppe Proietti, segretario generale del ministero per i Beni e le Attività Culturali.
La fortezza spagnola che contiene il Museo Nazionale e gli uffici delle due soprintendenze ha avuto ingenti crolli al terzo piano ed è pericolante anche il ponte d'ingresso, per cui vi è precluso l'accesso ed è presidiato.
È crollato anche il cupolino della chiesa di Sant'Agostino, uno dei monumenti del barocco aquilano, finito sul palazzo della Prefettura che è andato completamente in rovina, luogo dove era custodito l'Archivio di Stato dell'Aquila. «Naturalmente crolli diffusi ci sono in tutta la città, con cornicioni, mura, pezzi di tetto che spesso ostruiscono le strade», ricorda sempre Proietti, che fa notare come invece la celebre facciata quattrocentesca della basilica di Collemaggio si sia salvata perchè in restauro e sostenuta da grandi ponteggi.

13.49 - I morti sono almeno 70. Sono ormai una settantina le vittime del terremoto di stamane che ha devastato in particolare la città de l'Aquila e le frazioni limitrofe. Centinaia i feriti. Il ministro dell'Interno, Maroni, all'uscita dalla scuola della Guardia di Finanza di Coppito (L'Aquila), ha detto di temere che il numero dei morti alla fine sarà tra le 100-150 persone. «Ma l'importante - ha continuato - è continuare a scavare, scavare, scavare».

  CONTINUA ...»

7 aprile 2009
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