ILSOLE24ORE.COM > Notizie Italia ARCHIVIO

Tremonti e il fisco: «Riforma entro il 2013 e autofinanziata»

di Fabrizio Forquet

Pagina: 1 2 3 4 5 6 7 di 7 pagina successiva
commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
17 gennaio 2010

«... PAGINA PRECEDENTE
Nel dopoguerra l'automobile è stata il grande driver di sviluppo, dal metallo al vetro al cemento delle autostrade. Adesso serve un driver nuovo. Sarà nell'ambiente e nell'energia. Ma per questo servono enormi investimenti che non possono essere né solo privati né solo nazionali. L'Europa si è basata su due trattati pilastro: il trattato di Roma sul mercato privato ha funzionato, il trattato Euratom sull'energia che avrebbe dovuto unire gli stati sull'energia no. Chi crede davvero all'Europa deve tornare a costruire questo pilastro. Tra la retorica di Lisbona e il sogno Euratom io per esempio non ho dubbi. E un giorno verranno gli euro-bond: un'idea che non è solo finanziaria ma anche politica.

E le riforme per rendere più competitiva l'economia italiana?
Del fisco abbiamo parlato. La riforma della pubblica amministrazione, della scuola, dell'università e delle infrastrutture sono in atto. Più in generale mi faccia trarre un'altra lezione dalla crisi. Ricorda Achille e la tartaruga? Ebbene l'Europa, fino a qualche anno fa, era costellata di economie-Achille che ci sembravano crescere più della nostra. Ci dicevano che questo era frutto delle riforme che loro avevano fatto e noi no. Adesso fa ridere, ma per anni ci hanno raccontato che l'Italia non cresceva, che era una tartaruga, perché non aveva fatto "la liberalizzazione del mercato finanziario"! Achille correva dopato dalla finanza. La tartaruga era invece la manifattura, con la fabbrica e il lavoro, localizzata in un'area che coincide ancora con la vecchia struttura dell'Europa carolingia dal Reno alla Loira al Po. Oggi si vede con chiarezza che la tartaruga era magari più lenta ma certamente più forte di Achille.

Anche quella italiana?
La tartaruga italiana ha dimostrato straordinarie caratteristiche di resistenza. Questo non vuol dire che non vediamo segnali di crisi in settori, distretti, aziende, famiglie e persone. Ma nell'insieme il nostro equilibrio strutturale e, se posso aggiungere, anche una certa saggezza nell'azione di governo, ci hanno fatto tenere anche più di tanti altri. Ora le rotte del mondo si stanno riaprendo e i nostri aeroporti sono pieni d'imprenditori che partono con coraggio per percorrerle. Un altro segnale di fiducia è nel rimpatrio dei capitali.

Un'operazione da cento miliardi. Ma quanti di questi capitali sono effettivamente rientrati? Gli operatori stimano che la quota di rimpatrio solo giuridico è 20-40%.
Il rimpatrio "giuridico" non esiste, è solo un modo per nascondere la sconfitta dei paradisi fiscali. O i soldi possono essere tenuti fuori, ma non nei paradisi fiscali, o rientrano a tutti gli effetti. Aprire un conto in Italia, anche se presso una filiale di banca estera, è rimpatriare ad ogni effetto. È avere la vigilanza bancaria italiana e i controlli fiscali italiani. Da quel momento devi dichiarare al fisco italiano dove va ogni euro e quanto rende. E, comunque, per quanto si sa la maggior parte dei capitali rimpatriati resta in Italia. I soldi nei paradisi fiscali, dopo il G-20 di Londra, sono soldi morti o soldi persi.

Ma l'Europa ha al suo interno paesi come il Lussemburgo o l'Austria.
È una domanda che farò all'Ecofin quando il tema sarà all'ordine del giorno e spero presto. In base ai dati Eurostat sull'euroritenuta i capitali italiani in Austria non superano in tutto i 2 o 3 miliardi, una consistenza che non giustifica il fatto, che i nostri servizi stanno verificando, che le banche austriache ti rispondono in italiano e lo stesso succede da qualche altra parte in Europa. È segno che c'è qualcosa che non va. Alcune banche "europee" hanno provato a cannibalizzare quelle svizzere, mandando alla clientela messaggi del tipo "da loro è finita ma da noi continua meglio di prima proprio grazie allo scudo europeo". Data la tendenza che c'è a minacciare e moltiplicare i ricorsi per violazioni e frodi europee si potrebbe allungare l'elenco con questi casi di frode statale europea. Non è forse improprio: I want my money back.

Lei rivendica i meriti dell'azione di governo, ma troppo spesso, anche nell'attuale maggioranza, i contrasti della politica avvelenano il clima e frenano l'attuazione di politiche efficaci di sviluppo.
Onestamente se ci sono tensioni sono più di là che di qua. E alle tensioni interne che ci fanno gioco fa seguito la debolezza che invece non fa bene al sistema politico nel suo insieme. Un esempio per tutti: in uno schieramento politico dominato dall'idea della forma-partito, uno schieramento che rimprovera ad altri proprio il difetto di non essere un partito, ci si poteva aspettare la sequenza: partito che decide-candidato che accetta. In Lazio è successo l'opposto: il candidato ha deciso-l'erede ultimo della tradizione partito ha accettato.

Ma converrà che le tensioni tra Berlusconi e Fini non danno l'immagine di una maggioranza particolarmente coesa.
La sua domanda mi ricorda la vicenda della pagliuzza e della trave. Piuttosto sarebbe grave se alla crisi economica venuta dall'esterno si sommasse in Italia una crisi politica interna a matrice giudiziaria. Lei ricorderà il brocardo "fiat iustitia et pereat mundus": si distrugge tutto per fare "giustizia". Da millenni, dalla Bibbia in poi, i sistemi giuridici contengono invece in sé il principio dell'equilibrio, nessun sistema si esaurisce mai nell'assolutismo giuridico. Chieda un po' in giro agli italiani se preferiscono la "giustizia" al deserto. Questo non vuol dire abbattere il principio di legalità, ma capire che quello tra poteri può essere solo un equilibrio ordinato nella logica anche empirica del bene comune. Ecco perché sono per le riforme, anche della giustizia.

  CONTINUA ...»

17 gennaio 2010
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina: 1 2 3 4 5 6 7 di 7 pagina successiva
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio


L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
   
 
 
 

-UltimiSezione-

-
-
8 maggio 2010
8 maggio 2010
08 Maggio 2010
8 maggio 2010
8 maggio 2010
 
Prendeva la pensione della madre morta. Arrestato
L'Indagine del Cnr nei mari italiani
IL PUNTO / Il dopo Scajola e gli interrogativi sul governo
Addio a Giulietta Simionato
VIDEO / Le dimissioni di Scajola (da C6.tv)
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-