Londra – Power to the people, avrebbero riassunto, in altre epoche. Eppure è proprio questo il messaggio che in estrema sintesi David Cameron ha lanciato con il suo manifesto elettorale. A poche ore dalla presentazione del programma laburista, il Tory party ha replicato elencando i poteri che ridarà al popolo, grazie al nuovo stile di governo che si ripromette di attuare. Forme di democrazia diretta, soprattutto a livello locale, per la scelta di servizi e di amministratori, estese al punto da consentire il "licenziamento dei deputati responsabili" di comportamenti gravi.
Per David Cameron questo significa riportare i Tory al centro della scena politica, lontano dalla nicchia del passato, assicurando al partito nuova iniziativa anche in politica economica. Il leader conservatore ha così confermato il no a qualsiasi aumento dei contributi, ha ribadito il taglio di 6 miliardi di spesa pubblica frutto sprechi e soprattutto l'eliminazione di gran parte del deficit nel corso della prossima legislatura. Quella che i Tory prevedono di guidare anche se i sondaggi non sono affatto definitivi. David Cameron ha ripreso l'iniziativa politica e questo è stato premiato dagli elettori, secondo i sondaggi. Ma non abbastanza. Il margine di 7-8 punti su base nazionale non assicura al partito i numeri per ribaltare la maggioranza laburista. Il gap dovrebbe essere superiore ai 10 e , a tanto, i conservatori non sembrano più riuscire ad arrivare. Essenziale sarà l'andamento dei tre confronti tv che sono già stati programmati. Il primo è per dopodomani e da giorni David Cameron e Gordon Brown fanno le prove in improvvisati studios allestiti nelle sedi dei due partiti. Chi vincerà la prova televisiva, rischia di guadagnarsi il premio finale.

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