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Questo articolo è stato pubblicato il 23 agosto 2011 alle ore 10:43.
L'ultima modifica è del 23 agosto 2011 alle ore 10:43.
La Consob, per esempio, se ne è accorta: il blocco dello short selling sui bancari a Piazza Affari ha fatto esplodere le vendite allo scoperto sui titoli delle mid-cap italiane più famose, cioè le aziende di primo piano del made in Italy industriale, alimentare e del lusso. La Consob ha rilevato che negli ultimi 10 giorni, ben 20 posizioni rilevanti allo scoperto sono state aperte sui titoli di questa categoria strategica, che di conseguenza hanno perso terreno. Non solo. Negli Usa e soprattutto a Londra, le autorità si sono accorte che lo short selling oggi più frequente e crescente si sta verificando dove il faro della vigilanza è meno forte, cioè nel mondo degli Etf quotati. Non solo prestano i titoli delle aziende che hanno in portafogli, ma a loro volta sono oggetti di short selling massiccio da parte degli investitori, creando una pericolosissima spirale viziosa. Bloccare lo short selling non è la soluzione finale dei problemi. Ma il fatto che sul mercato ci siano scommettitori che riescono a condizionare l'esito delle loro scommesse è certamente motivo di disturbo.
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