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Questo articolo è stato pubblicato il 27 dicembre 2011 alle ore 08:46.
Oltre a ciò, le proposte dei parlamentari europei (fra i quali, si noti, c'è Elmar Brok, responsabile economico della Cdu, il partito della Merkel) mirano a introdurre qui misure già convenute in precedenza: la convergenza fiscale, l'imposta sulle transazioni finanziarie, i project bonds, tutte cose promotrici di crescita ovvero utili a finanziarla. C'è addirittura un emendamento, che introduce le garanzie solidali sui debiti nazionali.
Dubito che la Merkel possa arrivare sino a questo punto. Ma è essenziale spingerla ad accettare il resto e che a tal fine si adopri anche l'Italia, che sarebbe fedele a se stessa se promuovesse inoltre una dichiarazione annessa per l'integrazione politica che dovrà accompagnare quella fiscale. La posta è grossa, è evitare all'Italia, alla Germania e all'intera Europa di infilarsi nel tunnel di una recessione senza uscita.
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