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Questo articolo è stato pubblicato il 20 aprile 2012 alle ore 08:37.
L'ultima modifica è del 20 aprile 2012 alle ore 09:03.

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Però...
Sul fronte pay, e mi riferisco all'offerta di Mediaset Premium, provo un certo disagio nel pensare che venga tollerato un business strutturalmente in perdita, con l'ennesimo posticipo di pareggio. Con la tesi che è giusto operare in questo modo per controllare la crescita di Sky. Credo che questa impostazione non sia positiva e che sia un elemento di rischio per tutti.

Non crede che ogni azienda sia libera di scegliere il modello di business?
Ovviamente. E infatti le dico che sarei felice se Mediaset raggiungesse l'utile con la sua pay tv perché vorrebbe dire che siamo in un contesto in cui tutti danno il giusto valore ai contenuti, significherebbe che i prezzi dell'offerta si sono attestati su valori corretti.

È cambiata la strategia di Sky?
Abbiamo deciso di ridurre drasticamente gli sconti delle offerte perché riteniamo che i clienti debbano essere al centro. Non possiamo pensare che i "vecchi" utenti siano trattati peggio dei "nuovi". Non credo che oggi perseguire la crescita degli abbonati a tutti i costi sia la strada migliore. Per questo ci stiamo concentrando nell'aumentare l'equazione di valore per i clienti, includendo nell'abbonamento più servizi e proteggendo così il nostro fatturato.

Su cosa puntate?
Sky Italia ragiona su tre pilastri: grande attenzione agli investimenti nella creatività, e quindi acquisizione di programmi esclusivi, continua innovazione tecnologica, supporto e relazione con il cliente. La qualità è centrale perché permette di differenziarsi in un mercato in cui l'offerta di intrattenimento si è moltiplicata.

Avete messo in campo una strategia "digitale" molto aggressiva rivedendo anche alcune scelte come quella di non far pagare più Sky Go. Quali sono i riscontri di pubblico?
Sky Go è un'innovazione radicale, che riscrive il concetto di fruizione televisiva portando fuori dal "medium" tv i contenuti. Ad oggi ci sono oltre 600mila nostri abbonati, non rilevati dall'Auditel, che guardano Sky sul computer, su iPhone, iPad ma anche su altri tablet, e arriveranno a un milione entro la fine di giugno. Da settembre a oggi abbiamo lanciato il 3D, aggiunto dodici nuovi canali in alta definizione, che arrivano così a un totale di 52. Ed è cresciuta in maniera esponenziale la penetrazione di MySky Hd, il decoder che rivede il concetto di palinsesto e permette di fermare i film e le partite in diretta.

Cosa ne pensa dell'integrazione tra internet e televisione?
È un percorso inevitabile. Questa estate lanceremo un'altra rivoluzione, Sky On Demand, rendendo fruibile gran parte del nostro palinsesto, quando si vuole, attraverso la connessione del decoder alla banda larga. Migliaia di programmi disponibili in qualsiasi momento grazie al canale di ritorno via web. Un servizio che offriremo gratuitamente, con un'anticipazione per gli abbonati con oltre due anni di fedeltà.

Qual è la sua valutazione sulla battaglia per la tutela del copyright, in particolare contro Youtube/Google?
Intanto quando si parla di over-the-top bisogna distinguere tra chi viola le leggi sul copyright e chi invece esercita un'attività totalmente legittima, come Netflix o Lovefilm di Amazon.

Soluzioni?
Esistono regole di business che potrebbero facilmente consentire il controllo degli abusi sul web. Per esempio su Youtube viene consentito l'upload di video sostanzialmente senza limiti di durata. Tanto spazio/tempo è pensato solo per trasferire filmati familiari, oppure già a monte si ritiene che gli utenti possano caricare altro?

Però non è Youtube che carica quei filmati. Sono gli utenti.
Le piattaforme non possono chiamarsi fuori dalle responsabilità e dal risultato che producono, considerando, soprattutto, che il loro modello di business si basa proprio sulla monetizzazione di questi contenuti. E poi molti di questi operatori sottraggono ricchezza anziché portarla al sistema Paese.

Si è parlato nei giorni scorsi di una vostra ipotetica trattativa per rilevare Fastweb.
In questo momento non esiste alcuna trattativa in tal senso.

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