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Questo articolo è stato pubblicato il 18 novembre 2012 alle ore 15:50.

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Parte della soluzione intesa a conseguire tale crescita è rappresentata da una politica di coesione della Ue forte, che dovrebbe continuare a rappresentare uno strumento chiave di investimento per i nostri paesi. Inoltre l'intera Unione trae beneficio dalla politica di coesione, la quale rafforza il mercato interno e accresce la convergenza economica, oltre a convogliare gli investimenti verso settori che hanno un potenziale di crescita e a sostenere le riforme strutturali negli Stati membri.
Inoltre, il Parlamento europeo è fermamente convinto che la frattura tra i due campi opposti di Stati membri della Ue guidati, da un lato, dai paesi contribuenti netti al bilancio Ue e, dall'altro, dai paesi beneficiari netti del bilancio, in un sistema che ha dato vita a una versione puramente contabile di giusto ritorno, sia incomprensibile e poco attraente per il cittadino europeo. Il finanziamento del bilancio dell'Unione dovrebbe ritornare a un sistema realmente basato sulle risorse proprie. Sul medio termine, occorre porre fine alle compensazioni e agli altri meccanismi correttivi esistenti.

Le proposte relative ad una tassa sulle transazioni finanziarie (Ttf) e ad un'Iva della Ue come risorse proprie, con l'obiettivo di ridurre al 40% i contributi basati sulle risorse nazionali degli Stati membri al bilancio della Ue entro il 2020, sono accolte con favore. La tassa sulle transazioni finanziarie non ha solo un valore sociale, ma potrebbe costituire un nuovo flusso di entrate che ridurrebbe i contributi degli Stati membri al bilancio della Ue.
I negoziati relativi al quadro finanziario pluriennale sono un banco di prova per la capacità dell'Unione europea di agire negli interessi dei cittadini europei e un test per valutare se l'Unione sia in grado di mantenere le promesse fatte. Se i leader dei governi della Ue proporranno un bilancio ambizioso in occasione del vertice del 22 e 23 novembre, faranno non solo la cosa giusta per l'Europa, ma godranno del sostegno del Parlamento e del Comitato delle Regioni, dimostrando al mondo intero che l'Europa è in grado di prendere decisioni difficili.
Martin Schulz è presidente del Parlamento europeo
Ramón Luis Valcárcel Siso è presidente del Comitato delle Regioni

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