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Questo articolo è stato pubblicato il 04 marzo 2013 alle ore 08:05.

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In sostanza la diffusione di queste macchine per impieghi di protezione civile e difesa civile può sensibilmente aumentare la sicurezza dei cittadini.
Finora il mercato di queste macchine, prodotte per uso militare, è stato nelle mani degli Stati Uniti e di Israele. L'industria europea ha prodotto eccellenti prototipi, ma la produzione in serie è stata frenata dal fatto che questi aerei possono volare solo in zone segregate dal traffico aereo ordinario. Questo avviene per ragioni di sicurezza, ma bisogna osservare che le tecniche di pilotaggio da remoto e i sistemi anti-collisione hanno ormai raggiunto un livello di affidabilità sufficiente per far volare questi aerei nello spazio aereo comune. Questo può però avvenire solo quando le autorità politiche della Ue avranno deciso che le tecnologie impiegate nei Rpas garantiscono la stessa sicurezza degli aerei con pilota a bordo, come richiesto dalle norme Icao.
Nel frattempo Unione europea e Stati Uniti, consci dell'enorme potenziale di mercato di questi aerei per usi civili, hanno fissato il termine del 2016 per sviluppare tecnologie ancora più affidabili e disegnare un quadro regolatorio che comprende la certificazione di questi mezzi, le licenze dei piloti, la responsabilità in caso d'incidenti, le coperture assicurative e ogni altra disposizione che faciliti l'accettazione dell'uso di questi aerei da parte del cittadino. Uno dei temi che maggiormente preoccupa le autorità di Governo è quello della privacy. Un piccolo elicottero del peso di un chilo può stare un giorno intero davanti a una finestra e raccogliere immagini, conversazioni o altri dati che possono ledere il diritto alla privacy. In Europa la legislazione in materia è assai vasta e tutela il cittadino. Il problema riguarda il controllo di queste piccole macchine, il cui costo è abbastanza modesto e possono essere autocostruite. I piloti di questi aerei dovranno seguire speciali corsi sull'etica di comportamento, trovandosi a pilotare un mezzo aereo stando comodamente seduti in una stazione di terra, quindi non condividendo le sorti dell'aereo.

Per affrontare e risolvere tutti questi temi, la Commissione Ue ha costituito il 6 luglio 2012 l'European Rpas steering group (Ersg), formato dalle istituzioni e dai maggiori esperti europei di questo settore, con lo scopo di integrare i Rpas nello spazio aereo comune entro il 2016. Particolare impegno di questo gruppo è di informare l'opinione pubblica dei pro e dei contro relativi all'impiego di questi aerei affinché il loro utilizzo avvenga sulla base di un consenso generale.
L'industria italiana è presente in modo sostanziale in questo settore grazie a Finmeccanica che, con le sue controllate Alenia Aermacchi e Selex, produce diversi modelli di Rpa che vanno da pochi chili a oltre mille chili di peso per l'utilizzo in diverse missioni di sorveglianza. A livello europeo Finmeccanica è impegnata, assieme alle altre maggiori industrie europee del settore, a collaborare con la Commissione Ue per il comune scopo di arrivare all'integrazione dei droni nello spazio aereo entro il 2016, quindi per lo sviluppo di questo mercato. Chi arriverà primo in questa gara tra Stati Uniti ed Europa fisserà gli standard mondiali per questo settore. È quindi fondamentale che l'Europa vinca questa gara per creare un vantaggio competitivo alla sua industria.

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