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Questo articolo è stato pubblicato il 17 marzo 2013 alle ore 12:02.
L'ultima modifica è del 17 marzo 2013 alle ore 12:02.

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La sovrapposizione tra politica e affari negli Usa è una problematica che si dibatte da tempo. A Washington è stato coniato un termine - "porta girevole" - per indicare il perpetuo andirivieni tra una sponda e l'altra. Ora sta emergendo un nuovo soggetto con una terza sponda. Si chiama Teneo: è nato dalla sovrapposizione tra politica, affari e filantropia. Con l'obiettivo di operare in tutto il mondo come merchant bank, fondo di private equity e consulente strategico.
Chi siano gli azionisti di Teneo non è dato sapere. Non lo dicono né i dati societari né i due maggiori soci fondatori. Ma dietro a entrambi spicca l'ombra dell'uomo americano più influente al mondo dopo Obama. Parliamo del suo predecessore democratico, Bill Clinton che, dopo essere stato alla Casa Bianca, ha dato vita a una delle più ambiziose e autorevoli organizzazioni filantropiche al mondo, la Clinton Global Initiative.

Gruppo Teneo. Fuori dal circolo degli addetti ai lavori, il nome non dice ancora nulla. Ma le intenzioni sono di farne una nuova Goldman Sachs. Anzi, un ibrido tra Goldman Sachs e McKinsey. Perché, come si legge nel suo sito, "confini e ambiti tradizionali stanno ormai dissolvendosi".
Nel nuovo mondo global-interdisciplinare Teneo si dichiara in grado di operare da merchant bank, fondo di private equity e consulente strategico. Il suo quartier generale è a New York, sulla Lexington Avenue, dove occupa quasi 10mila metri quadri al 45esimo piano di uno dei grattacieli più alti di Manhattan, ma il gruppo ha uffici-satellite anche a Washington, Dubai, Hong Kong, Zurigo, Londra e San Paolo.
Teneo dà oggi lavoro a un centinaio di persone. Gente di altissimo livello, tra consulenti strategici, esperti di Pr e soprattutto banchieri provenienti da colossi della finanza quali Morgan Stanley, Merrill Lynch o General Electric. A fianco dei quali siedono ex funzionari della Casa Bianca, del Pentagono e della Cia. Insomma, una cosa seria.

Ma chi c'è dietro? Trovare una risposta definitiva non è facile. Innanzitutto perché di Teneo ce ne sono una mezza dozzina. Una in Irlanda, una in Gran Bretagna e svariate negli Stati Uniti. Fanno tutte capo a quattro società registrate in uno dei più grandi paradisi fiscali del mondo, il Delaware, lo stato americano che oltre a forti sconti sulle tasse offre un benefit aggiuntivo: l'anonimato societario. Insomma, non è dato sapere l'elenco dei proprietari - o anche solo degli amministratori - di Teneo Capital Llc, Teneo Securities Llc, Teneo Strategy Llc o Teneo Securities Llc, le quattro controllanti registrate nel Delaware. Si conoscono solo i nomi dei soci-fondatori del gruppo: il presidente Douglas Band e l'amministratore delegato Declan Kelly. Due nomi che non si può dire abbiano finora lasciato il segno nel mondo degli affari americano. Anzi, nel caso di Band l'unico affare in cui è emerso il suo nome si è rivelato alla fine parte di un'enorme truffa (ma di questo parleremo più avanti). Di tutt'altro calibro è invece la persona alla quale Band deve tutto e Kelly deve molto. Si chiama William Jefferson Clinton, detto Bill.

Negli Stati Uniti quella della sovrapposizione tra politica e affari è questione nota e discussa da tempo. Ma in questo caso si va oltre. A sovrapporsi sono infatti politica, filantropia e affari grazie a chi da sedici anni fa da braccio destro di Bill Clinton, che fa da perno e cinghia di trasmissione tra i tre settori. Prima di lanciarsi nel business del business, Douglas Band, detto Doug, è stato infatti a fianco di Clinton prima alla Casa Bianca e poi nelle sue attività umanitarie e di beneficenza, a partire dalla Clinton Global Initiative, la straordinaria kermesse filantropica ideata nel 2005 dall'ex presidente. «Senza Doug Band non avrei potuto realizzare la metà di quello che sono riuscito a realizzare dopo avere lasciato la presidenza», ha spiegato lo stesso Clinton, che ha definito la Clinton Global Initiative «un progetto creato su suo (di Band) suggerimento».

È stato proprio lavorando per la Clinton Global Initiative che Band è stato coinvolto nella vicenda di Raffaello Follieri, l'ex fidanzato dell'attrice Anne Hathaway recentemente tornato in Italia dopo aver scontato quattro anni e mezzo di carcere per truffa in un carcere newyorkese. Spacciandosi per consulente finanziario del Vaticano e potenziale finanziatore delle attività filantropiche di Clinton, Follieri aveva stretto un rapporto di amicizia personale con il suo coetaneo Doug Band. Dopodiché si era servito di lui per accedere alla rete di ricchissimi "amici di Bill", quali il miliardario californiano Ron Burkle e l'immobiliarista canadese Michael Cooper. A questi Follieri aveva strappato finanziamenti per svariati milioni di dollari. Da lui per lo più sperperati. In una sua inchiesta, rilanciata negli Usa dal Wall Street Journal, Il Sole 24 Ore aveva scoperto che Doug Band si era fatto pagare da Follieri la non insignificante cifra di 400mila dollari per aver facilitato quegli incontri (cifra che successivamente Band ha dichiarato di aver restituito un anno e mezzo dopo, in seguito a ciò che aveva scoperto Il Sole 24 Ore).

Come dice il suo stesso curriculum nel sito di Teneo, "in veste di consigliere del presidente Clinton, Band ha viaggiato in quasi cento Paesi, e oltre duemila città", contribuendo a raccogliere gli oltre 63 miliardi di dollari che oggi finanziano le 2mila iniziative filantropiche che la Cgi conduce nel mondo. Fondando Teneo, Band ha evidentemente deciso di mettere economicamente a frutto quella straordinaria rete di conoscenze e contatti costruita per conto dell'ex presidente e della sua "iniziativa". Senza peraltro rinunciare al suo ruolo di braccio destro di Clinton in Cgi.

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