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Questo articolo è stato pubblicato il 17 marzo 2013 alle ore 12:02.
L'ultima modifica è del 17 marzo 2013 alle ore 12:02.

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Seppur molto meno stretto, anche l'altro socio-fondatore di Teneo, Declan Kelly, ha un rapporto con la famiglia Clinton. Di origine irlandese, ex giornalista passato alle pubbliche relazioni, nel corso degli ultimi cinque anni Kelly ha raccolto milioni di dollari per le attività filantropiche dell'ex presidente e per le campagne politiche di sua moglie. Nel 2009, quando è diventata segretario di Stato, Hillary Rodham Clinton ha creato una carica apposita per Kelly, quella di "inviato economico del Governo americano per l'Irlanda del Nord". Nei successivi due anni, l'ex giornalista ha viaggiato tra Usa ed Europa a nome e per conto del Governo americano. Poi, nella primavera del 2011, alcuni mesi prima che Hillary lasciasse il Dipartimento di Stato, Kelly si è dimesso. Come Band, anche lui era evidentemente pronto a far fruttare la network di conoscenze strette grazie anche all'incarico avuto da un Clinton.

Ma l'elenco dei "clintoniani" nella Teneo è più lungo. Ci sono Tom Shea e Orson Porter, rispettivamente direttore generale e vice-presidente di Teneo Strategy, che avevano entrambi la carica di"special assistant" del presidente durante l'amministrazione Clinton. E c'è Nancy Hernreich Bowen, direttore generale di Teneo a Hong Kong, che dopo essere stata direttrice dell'Ufficio Ovale dal 1993 al 2001 (quindi per tutti e due i mandati di Clinton alla Casa Bianca) è stata direttore generale della Clinton Global Initiative per l'Asia.
Fino a qualche tempo fa, nel sito di Teneo era citato anche Justin Cooper, che dopo aver lavorato nell'Ufficio Ovale con Clinton, nel periodo post-presidenziale è diventato il suo braccio sinistro (Band è il destro). Il suo nome appariva nel sito di Teneo in qualità di "consigliere senior", ma poi è stato inspiegabilmente tolto. Così come sono stati inspiegabilmente tolti tutti gli altri nomi dei "consiglieri senior". Uno dei quali, secondo l'annuncio iniziale, era proprio Bill Clinton.

Quale sia esattamente il ruolo dell'ex presidente nella network Teneo non è chiaro. Il sospetto in alcuni circoli di Washington è che Clinton abbia un ruolo tanto attivo quanto importante. Ma in previsione anche della ri-candidatura di sua moglie alla Casa Bianca nelle Presidenziali del 2016, si dice che Bill preferisca rimanere dietro le quinte.
«Ha imparato dalla sua esperienza con Burkle», ci dice un ex funzionario governativo republicano. Il riferimento è a Ron Burkle, il miliardario californiano truffato da Follieri e al fatto che nel 2002, poco dopo aver lasciato la Casa Bianca, Clinton accettò l'offerta fattagli da Burkle di lavorare con i suoi fondi di investimento, gli Yucaipa Funds. Il fatto che Clinton non fosse solo consulente ma vero e proprio partner di Burkle in Yucaipa si è saputo solo nel 2007, quando Hillary Clinton ha deciso di candidarsi alle Presidenziali e per questo ha dovuto rendere pubbliche le ultime dichiarazioni dei redditi della sua famiglia. Da quelle si è scoperto che, in qualità di socio di Yucaipa Global Holdings e Yucaipa Global Partnership Fund, tra il 2003 e il 2007 Clinton ha guadagnato un totale di 15 milioni di dollari. Con la moglie impegnata nelle primarie contro Barack Obama, Clinton si è poi trovato a dover uscire da Yucaipa.

Quattro anni dopo, con la nascita di Teneo, per l'ex presidente si è aperta una nuova opportunità. Ma anche questa relazione si è presto dimostrata problematica. Il New York Post, quotidiano del magnate pro-repubblicani Rupert Murdoch, ha infatti denunciato che Clinton riceveva 50mila dollari al mese per contribuire alla campagna di pubbliche relazioni affidata a Teneo alla vigilia del suo crack, il broker di derivati Mf Global. A rendere tutto più incestuoso era il fatto che l'amministratore delegato di Mf Global era Jon Corzine, l'ex senatore democratico tornato a fare il banchiere dopo aver perso le elezioni a Governatore del New Jersey, da sempre vicinissimo ai due Clinton.
Davanti alle critiche, Clinton ha annunciato di «non aver rotto i rapporti finanziari con Teneo, ma di averli cambiati». Nessun ulteriore dettaglio è stato però mai fornito. Al Sole 24 Ore, che ha ripetutamente chiesto quali fossero prima e quali siano oggi i rapporti finanziari tra loro, né Clinton né Teneo hanno voluto rispondere.

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