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Questo articolo è stato pubblicato il 24 marzo 2013 alle ore 12:42.

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Si rileva inoltre (vedi la tabella) che, in ambedue i casi, una parte preponderante dell'attività di attuazione riguarda leggi approvate negli anni precedenti all'anno di indagine. Il rapporto tra provvedimenti di attuazione di vecchie leggi sul totale dei provvedimenti è del 66,4% nel 2008-09 e del 69,2 percento. L'attività riguarda anche leggi molto vecchie. Nel 2008-2009 l'amministrazione produce atti che danno attuazione a leggi approvate in vigenza del governo Dini del 1995-96; nel 2012 si lavora per attuare leggi approvate anche in vigenza del primo governo Prodi del 1996-98.
È interessante osservare che il governo Prodi-2, per la sua più breve durata rispetto al Berlusconi-4, ha probabilmente lasciato in eredità al governo che gli è succeduto (il governo Berlusconi-4) un numero di provvedimenti da predisporre minore di quello lasciato in eredità dal governo Berlusconi-4 al governo Monti. La brevità del governo Prodi-2 ha fatto si che il Berlusconi-4 ereditasse da un sé medesimo di passata generazione un numero elevato di provvedimenti da adottare (in tabella vedi il 24,0% contro il 16,1%).

Da questo esercizio possono trarsi alcune piccole lezioni.
La pubblica amministrazione è oggi simile a una fabbrica di filatura dell'inizio Novecento. Ha una capacità produttiva data: in condizioni ordinarie più di tanti fusi non è in grado di filare. Quando la domanda cresce, può rispondere con l'introduzione di nuovi turni, con il lavoro straordinario, con l'aumento dei prezzi o, se non ce la fa, con l'accumulo degli ordini e l'allungamento dei tempi di consegna. Nel lungo periodo può rispondere con l'innovazione di processo. Nella pubblica amministrazione, a fronte dell'aumento della domanda (nuove leggi che danno lavoro aggiuntivo all'amministrazione), aumento dei turni e lavoro straordinario sono occasionali e poco produttivi. Rimangono solo l'accumulo degli ordini e l'equivalente dell'aumento dei prezzi: la perdita di qualità dell'attività amministrativa.
Quarant'anni fa il professor Sylos Labini coniò un'espressione che descrive la situazione: vale il principio della vasca da bagno, per il quale l'output è regolato in modo rigido dalla sezione del tubo di scarico. Se non si tocca quella, mettere più acqua nella vasca non aumenta il deflusso. I dati dei provvedimenti pubblicati sulla G.U. illustrano bene il fenomeno. La capacità di produzione di atti amministrativi è sostanzialmente stabile nel tempo, intorno ai 240 provvedimenti (uno per ogni giorno non festivo di calendario): in sintesi una fabbrica in stato stazionario. L'aumento del lavoro richiesto dalle nuove leggi è accomodato solo con l'aumento delle code. I nuovi governi devono, one way or another, soddisfare le eredità lasciate dai governi precedenti e cercare di non lasciarne di più grandi ai successori.
Piero Giarda è ministro per i Rapporti con il Parlamento con delega per l'attuazione del programma

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