Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 04 maggio 2013 alle ore 08:15.

My24

Parte oggi un Giro d'Italia con un parterre di partecipanti di alto livello come, forse, non si vedeva da anni. Ai nastri ci sarà il vincitore 2012 (il canadese Ryder Hesjedal), quello del Tour del France sempre dell'anno scorso (Bradley Wiggins) che certamente non intende recitare un ruolo da comprimario. In pole position tra gli italiani Vincenzo Nibali mentre all'ultimo minuto ha dato forfait Ivan Basso anche se quest'anno non ha fornito segnali promettenti sullo stato di forma. E c'è sempre da tener conto di Cadel Evans che, a distanza di 11 anni, torna a competere per quella maglia rosa (allora indossava i colori Mapei) che perse a 5 chilometri dalla vetta dell'ultima salita.

Tra i possibili protagonisti indicherei due favoriti principali (Wiggins e Nibali) con altri due corridori di seconda fascia (Evans e Hesjedal) e possibili outsider: lo spagnolo Samuel Sánchez, l'olandese Robert Gesink e, più staccato Michele Scarponi.

Il Giro d'Italia si presenta con un percorso molto equilibrato con una prima parte abbastanza facile, adatta ai velocisti. Il percorso si incattivisce soprattutto nella fase conclusiva raggiungendo il top con le due tappe che precedono la passerella di Brescia: in due giorni i corridori dovranno scalare prima il Gavia e lo Stelvio e il giorno successivo i passi San Pellegrino, Giau e con l'arrivo alle Tre Cime di Lavaredo.

A favore di Wiggins giocheranno le due cronometro individuali e in particolare i 55,5 chilometri contro il tempo da Gabicce Mare a Saltara; sulla carta lo specialista inglese potrebbe infliggere 2-3 minuti ai suoi diretti avversari (ad eccezione di Evans) per la vittoria finale. In particolare Nibali potrebbe essere costretto a un forcing molto serrato nelle tappe di montagna per recuperare gli eventuali ritardi accumulati nella lunga cronometro.

Ma nella competizione per la maglia rosa sarà determinante il ruolo delle squadre e, anche su questo versante, Wiggins può contare su una formazione decisamente forte a differenza dell'Astana di Nibali che si presenta inferiore al team Sky Procycling. Una nota dolente riguarda le aspettative dei giovani italiani a parte le grandi potenzialità di Nibali (d'altra parte non è più giovanissimo) che ha un'occasione di far esplodere le proprie qualità in una competizione dove la concorrenza è decisamente agguerrita. Purtroppo tra gli italiani non si intravvedono giovani "vincenti" a dimostrazione che le nuove generazioni stentano a emergere.

Si parte oggi da Napoli con una tappa (130 chilometri) per velocisti. Inevitabile che il pronostico cada su Mark Cavendish il più titolato a vestire la prima maglia rosa. La presenza dell'inglese rischia di oscurare tutti gli altri specialisti delle volate anche se, devo ammettere, quest'anno non è proprio infallibile. Comunque incasserà un bel bottino quanto a vittorie di tappa.

Un'ultima considerazione. Fa piacere veder rientrare sponsor importanti come Benetton che sostiene la Vini Fantini-Selle Italia. Un segnale dell'interesse degli sponsor per una grande manifestazione sportiva come il Giro d'Italia.