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Questo articolo è stato pubblicato il 12 maggio 2013 alle ore 13:45.
La lunga tappa a cronometro da Gabicce Mare a Saltara (54,8 chilometri) ha espresso alcuni verdetti interessanti. Innanzitutto emerge la prestazione di Vincenzo Nibali che ha sfruttato il percorso adatto alle sue caratteristiche; nervoso nella prima parte dove ha dato il meglio di sé, pianeggiante nella parte centrale e con una ripida salita nel finale. Il risultato è stato un quarto posto nell'ordine d'arrivo della tappa e la conquista della maglia rosa.
Seconda considerazione: qualcuno dei favoriti al successo finale ha pagato pesantemente a partire dal vincitore del Giro di un anno fa, Ryder Hesjedal che ha accusato un ritardo di due minuti e 23 secondi e ora si trova a oltre due minuti da Nibali. Il terzo verdetto riguarda il grande favorito della crono; la prestazione del super-specialista, Bradley Wiggins (accreditato sulla carta di poter infliggere agli avversari almeno due minuti di distacco) è stata inferiore alle attese; non solo non ha vinto la tappa andata all'altro inglese, Alex Dowsett, ma è riuscito a guadagnare soltanto pochi secondi su Nibali. Tra gli sconfitti anche l'olandese, Robert Gesink. Buona performance di Cadel Evans che ora occupa il secondo posto in classifica generale alle spalle di Nibali.
Il vincitore di giornata, l'inglese Dowsett è una sorpresa anche se siamo in presenza di uno specialista: ma battere i big in una crono così impegnativa è un indizio della forza dell'inglese. A proposito del percorso di ieri è apparso evidente che è stato decisivo il dosaggio delle forze come hanno fatto corridori d'esperienza quali Wiggins ed Evans partiti lenti per poi finire in crescendo.
La tappa di ieri ha fornito dei responsi molto chiari. Credo però che il Giro sia ancora lungo ma essere leader della corsa dopo una settimana rappresenta un vantaggio per Nibali; Wiggins sarà costretto a recuperare il terreno perduto in salita e non sarà facile. D'altra parte sappiamo che Nibali è un campione; posso dire che i tecnici del Centro Mapei hanno sempre ammesso che uno dei corridori con cui avrebbero voluto collaborare è proprio Nibali.
A proposito di Wiggins mi arrivano interessanti voci dal team Sky; alcuni suoi compagni intendono cambiare maglia a fine anno e la squadra non è compatta. C'è poi il dualismo con Froome che sarà il leader al prossimo Tour. Una situazione all'interno del team Sky poco chiara. L'esito del Giro non è scontato anche se il lotto dei favoriti, a questo punto, si restringe a Nibali, Wiggins ed Evans. La tappa di oggi da Sansepolcro a Firenze è molto impegnativa e sarà un banco di prova per Nibali e soprattutto per l'Astana; si vedrà infatti la sua capacità di controllare la corsa.
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