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Questo articolo è stato pubblicato il 11 maggio 2013 alle ore 08:00.
L'ultima modifica è del 11 maggio 2013 alle ore 08:21.

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La primavera pazza che sta attraversando tutta l'Italia ha finito per condizionare la prima parte del Giro. La tappa da Marina di San Salvo a Pescara, che già si presentava impegnativa per il continuo saliscendi, è risultata ancora più difficile per la pioggia che ha provocato continue cadute. A farne le spese è stato Bradley Wiggins, arrivato al traguardo a 2 minuti e 31 secondi dal vincitore (l'australiano Adam Hansen) ma soprattutto a oltre un minuto e venti secondi dal gruppo dei migliori.

Negli ultimi venti chilometri della frazione si è scatenata la bagarre con un attacco di Vincenzo Nibali in discesa che, però, è scivolato e tutto è rientrato. Ma una caduta ha coinvolto anche Wiggins (non deve essere un discesista particolarmente spericolato) che, si è spaventato, ha rallentato e non è riuscito a riprendere gli altri big. L'episodio (non è il primo!!!) deve, comunque, far riflettere sulle effettive condizioni di forma dell'inglese: la verifica è rimandata a oggi in occasione della lunga cronometro di 54,8 chilometri dove sulla carta è nettamente favorito.

Prime schermaglie tra i big che, a parte l'inglese, sono arrivati tutti assieme. Da quanto mi ha riferito Cadel Evans i corridori, negli ultimi chilometri, non si parlavano e si controllavano con grande attenzione: un segnale che avevano speso molto e avevano paura di finire ancora a terra.

A Pescara è arrivato da solo l'australiano Adam Hansen, un gregarione di esperienza che nel 2012 è stato uno dei pochi corridori ad aver gareggiato nelle tre grandi corse a tappe. Ieri ha trovato una giornata di gloria. Luca Paolini ha perso la maglia rosa (complimenti al ciclista milanese che ha difeso il primato per 4 giorni alla sua prima esperienza al Giro a 36 anni), passata sulle spalle di Benat Elorriaga Intxausti. Lo spagnolo era considerato uno dei giovani talenti del ciclismo ma poi si è un po' perduto dopo aver assistito alla morte di un compagno di squadra rimasto schiacciato da un portone sulla Sierra Nevada.

Oggi la crono individuale che dovrebbe consentire a Wiggins di infliggere distacchi importanti ai diretti concorrenti. Una previsione tutta da verificare sulla scorta dello stato di salute e di morale dell'inglese che potrebbe condizionare il suo rendimento.