Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 19 giugno 2013 alle ore 07:25.

My24
Alex SchwazerAlex Schwazer

Più gravi e dirette, secondo gli inquirenti, le responsabilità del dottor Fiorella. medico del settore mezzofondo e marcia della Fidal. Uno scambio di mail alla vigilia delle Olimpiadi di Londra fa pensare che Fiorella sapesse che Schwazer giocava con il fuoco del doping: «Ciao scoppiato, come sta procedendo la settimana?», scrive Fiorella. «La decisione sulla permanenza a Londra o meno spetta a te, ma ricorda che certamente alla Iaaf "puzzerà" questo tuo andar su e giù». Il medico si riferiva al fatto che Schwazer aveva deciso di non soggiornare a Londra nel periodo tra le due gare in cui era intenzionato a competere, la 20 e la 50 km, bensì di fare avanti e indietro con la Germania. Ancor più illuminante è il post scriptum: «Se fai qualche stronzata, ti taglio le palle».

«La frase finale», si legge nel decreto della Procura di Bolzano, «appare ragionevolmente interpretabile quale indice della consapevolezza del medico in merito all'attività di doping seguita dall'atleta».

La risposta del marciatore è forse ancor più incriminante: «Ciao Piero, ti scrivo questa mail perché sono veramente triste. Triste di questo nuovo sospetto... Le cazzate le ho fatte a marzo, ma come ti dicevo ho imparato la lezione». A che cosa si riferisse, lo spiega la polizia giudiziaria: «Il 14 marzo 2012 a Lugano in occasione del "Lugano Trophy", egli vince la 20 km fissando il nuovo record italiano della distanza, sesta prestazione mondiale di tutti i tempi... Inoltre il 24 marzo 2012 vince la 50 km di marcia a Dudince (Slovacchia), realizzando la migliore prestazione mondiale del 2012 e sua quarta prestazione di sempre».

Insomma, con quella mail lo stesso Schwazer sembrerebbe confessare di essersi dopato in occasione di due gare pre-olimpiche. Con lo stesso medico federale che aveva il compito - oltre che il dovere- di combattere il doping e punire chi lo pratica.

Conclusione dei sostituti di Bolzano: «Si può ritenere che il Dott. Fiorella sia pienamente consapevole dell'utilizzo nel corso degli anni di pratiche di doping da parte dell'atleta...Parimente evidente è la volontà del medico di preservare l'atleta della nazionale italiana fino alle Olimpiadi di Londra 2012, nel convincimento che egli avrebbe ottenuto ottimi risultati sia nella 20 sia nella 50 km».

Ma il dottor Fiorella non è l'unico medico della Fidal accusato di aver "preservato" uno dei pochissimi atleti su cui la federazione contava per vincere a Londra. Il dottor Giuseppe Fischetto, responsabile del settore sanitario nazionale della Fidal e membro della Commissione medica e antidoping della Iaaf, avrebbe fatto lo stesso. Pur sapendo - anzi, non avendo dubbi - che Schwazer si dopava.

Shopping24

Dai nostri archivi