Professionisti, il richiamo di Hemingway e Kafka

Sarà che nella giungla italiana delle libere professioni servono coraggio e lucidità per emergere, sarà che ognuno di noi ha bisogno di vitamine del pensiero per lavorare, fatto sta che ad avvocati, notai, commercialisti e architetti il racconto «piace caldo».

Claudio Siciliotti, presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, vede nella Breve vita felice di Francis Macomber di Ernest Hemingway (autore che inaugura la nuova collana del Sole 24 Ore in edicola domenica) «una metafora della strada che porta gli uomini a diventare coraggiosi». La storia del ricco americano Macomber che, durante un safari in Africa con la moglie e il «bianco» Wilson, incontra la sua identità, è per Siciliotti «una lezione sull'accettazione delle debolezze umane e, allo stesso tempo, un modello per superarle».

Umana e fiera è La lettera al padre di Franz Kafka che Giuseppe Sileci, presidente dei giovani avvocati, ama rileggere quando si trova a riflettere sul complesso rapporto genitori-figli: «Commettere errori nella vita è lecito: ma quando ti accorgi di aver sbagliato con un figlio è già tardi».

Specchio delle paure che attanagliano i viventi è Sette piani di Dino Buzzati, che narra la vicenda di Giuseppe Conte, ricoverato per una lieve malattia all'ultimo piano di una clinica costruita su sette livelli, a seconda della gravità del paziente.

Il notaio Remo Bassetti sostiene di non aver letto un racconto altrettanto bello: «Ha la misura dell'opera kafkiana: semplicità di linguaggio, contenuto onirico e tensione tra caos e organizzazione perfetta», spiega. Bassetti, che è autore di gialli e saggi, vede nella novella di Buzzati elementi riconducibili a Milan Kundera: «L'incidenza che le piccole cose hanno nella vita: dettagli apparentemente casuali in grado di rivoluzionare le esistenze».

Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio nazionale degli architetti, ama i ritratti corrosivi che Carlo Emilio Gadda faceva della borghesia milanese. L'Adalgisa è per l'architetto «un affresco attuale dell'ecletticità e dell'ignoranza di uomini e donne che occupano le villette a schiera della Brianza e corrono ai concerti del Conservatorio».

Freyrie conosce bene i luoghi raccontati da Gadda e anche la metereologia imprevedibile dell'hinterland, quella che porta gli amanti di Un fulmine sul 220 a morire carbonizzati. «I racconti della mia infanzia sono pieni di fulmini e lampi», afferma l'architetto.

Se per l'ex presidente del Consiglio nazionale del notariato Paolo Piccoli Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry resta «una grande lezione sulle relazioni umane e sulla possibilità di comunicare tra diversi», Valerio Spigarelli, presidente dell'Unione delle camere penali italiane, vede in Albert Camus il modello di intellettuale a cui ispirarsi: «engagé ma irriverente nei confronti delle idee precostituite e sempre guidato da un'antropologia positiva».

«Uomo in rivolta è anche l'avvocato», dice Spigarelli ricordando la definizione che ne dà Camus: «È un uomo che dice no. Ma se rifiuta, non rinuncia: è un uomo che dice di sì, fin dal suo primo muoversi».

DOMENICA LA NUOVA COLLANA DEL SOLE 24 ORE
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La nuova collana del Sole 24 Ore-Domenica «Racconti d'autore» prevede 20 uscite. I libri saranno in edicola solo la domenica, a partire dal 22 maggio, a 0,50 euro più il prezzo del quotidiano.
I primi tre libri
Un gigante del '900 e due autori contemporanei: si parte da Ernest Hemingway («Sotto il crinale e altri racconti», con la guerra di Spagna come filo condutttore) e si prosegue con il grande Philip Roth, forse il più osannato scrittore americano vivente, e con il cileno Luis Sepúlveda, maestro della short story.
Gli altri «grandi»
Autori del calibro di John Fante, Maupassant, Dostoevskij, Gogol', Schnitzler, Kafka, Flaubert, Natalia Ginzburg e Amélie Nothomb.

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