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Questo articolo è stato pubblicato il 04 giugno 2011 alle ore 15:42.

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Venezia 54: cosa succede in cittàVenezia 54: cosa succede in città

Alle Tese di San Cristoforo, all'Arsenale Nord, un'altra iniziativa interessante è organizzata dall'Accademia di Belle Arti di Venezia in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione: circa 200 tra i migliori artisti diplomati nelle varie Accademie italiane negli ultimi 10 anni sono stati selezionati per esporre i loro lavori e mostrare il prezioso ruolo formativa che le Accademie ricoprono per le arti visive.

Il Padiglione Venezia, ai Giardini di Sant'Elena, vive quest'anno una vita totalmente nuova grazie all'accurato restauro eseguito con il contributo della Maison Vuitton e Arzanà Navi. Un altro grande nome francese si affaccia dunque sulla scena artistica di Venezia recuperando un Padiglione storico della Biennale. Il padiglione è tutto dedicato all'installazione "MariVerticali" dell'artista veneziano Fabrizio Plessi.

Padiglioni esterni
Tutte le nazioni che non hanno un proprio padiglione permanente all'interno dei Giardini o all'Arsenale hanno comunque trovato posto in varie location cittadine. Seguendo la mappa potrete visitare le opere inviate dai vari Paesi stranieri ma avrete anche l'opportunità unica di vedere palazzi e abitazioni private che altrimenti sarebbero chiusi al pubblico.

iPad e iPhone
I patiti della tecnologia potranno comunque contare su iBiennale, l'applicazione ufficiale della Biennale di Venezia disponibile per iPad e iPhone, che contiene oltre al catalogo di ILLUMI-nazioni, saggi, foto, video, informazioni topografiche e mappe. Tutte le informazioni e dettagli sulla nuova versione di iBiennale saranno pubblicati su http://itunes.apple.com/it/app/ibiennale/id387333827?mt=8

I francesi

Finanziando il restauro del Padiglione Venezia Bernard Arnault (patron del marchio LV) ha voluto seguire sulla strada della generosità – fondamentale in questo momento di crisi economica globale - il suo rivale in affari Francois Pinault. Ma il proprietario di Punta della Dogana e di Palazzo Grassi non è rimasto certo a guardare. Anche quest'anno Pinault offre nelle sue due sedi espositive lagunari due mostre con alcuni dei pezzi migliori della sua sterminata collezione di arte contemporanea. "Elogio del dubbio" è già aperta da un mese a Punta della Dogana (Dorsoduro) mentre a Palazzo Grassi (San Samuele) apre "Il mondo vi appartiene" con una carrellata ironica e affascinante di opere, tra cui otto installazioni "site specific", esposte come di consueto all'interno ma anche all'esterno del palazzo sul Canal Grande, come il maxi-avvoltoio che dall'alto del palazzo incombe su Campo San Samuele o l'uomo manichino sul pontone in Canal Grande.

Mecenatismo, arte e moda
Anche la Fondazione Prada ha deciso di investire nel recupero di un palazzo del centro storico, tirando a lustro la settecentesca Ca' Corner della Regina (San Stae) in Canal Grande, a fianco di Ca' Pesaro, per anni sede dell'ASAC, l'archivio storico della Biennale. Il contratto pluriennale è stato stipulato con la Fondazione Musei civici di Venezia e prevede che - in cambio del restauro - la Fondazione Prada possa utilizzare i primi due piani del palazzo come propria sede espositiva. Il direttore artistico Germano Celant ha pensato di offrire al pubblico, come prima mostra, una pregiata selezione della collezione d'arte di Patrizio Bertelli e Miuccia, i "signori Prada".

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