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Questo articolo è stato pubblicato il 09 settembre 2011 alle ore 19:20.

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Farà questa sera il suo red carpet Johnnie To, regista di culto hongkonghese, che ha portato alla 68esima edizione della Mostra del cinema di Venezia Life without principle. In sala alla proiezione per la stampa di ieri sera, quando sullo schermo è comparsa la scritta della sua casa di produzione, la "Milkyway Image", è scattato il primo applauso. Eppure il regista di Vendicami con la star francese Johnny Hallyday, sembra aver cambiato pelle, rispetto allo stile da noir metropolitano che ha sempre calcato con classe e ironia.

Questa volte i fan del regista, che ha influito molto sul nuovo modo di fare cinema a Hongkong, non hanno trovato le pistole e le musiche usuali di To. Certo, la mafia e i morti ammazzati ci sono sempre, ma questa volta To ha voluto spermentare un genere diverso, raccontando la gran parabola della finanza che ha bruciato milioni di euro nell'altalenare delle borse. A perdere sono soprattutto vecchiette sprovvedute e chi è entrato nel gioco del profitto, ma non ha avuto abbastanza cautele. E alla fine a vincere sono ancora le banche.

Il Sole 24 Ore lo aveva raggiunto subito dopo la notizia dell'inserimento tardivo del suo film nel concorso della Mostra del cinema, quando ormai tutta la lista della competizione era stata stilata. Ancora due settimane fa To stava lavorando al montaggio di Life without principle. «Ho deciso di partecipare a Venezia da poco. Sono tre anni che giro questo film, anche se in mezzo ci sono stati molti tempi morti. Ho deciso che dovevo finirlo e presentarlo al pubblico». E spiega di non aver sentito il cambio di passo nella regia rispetto a un tempo. «Non mi riconosco in un genere, rispetto molto i maestri europei, ma anche se è più 'calmo', questo è un film prettamente hongkonghese. Volevo raccontare la crisi globale. L'America ha una grossa responsabilità in questo senso. Credo che sarebbe dovuta essere declassata molto prima per i debiti che ha contrattro».
Alla fine della proiezione i fan hanno comunque accolto con applausi questo To un po' diverso.

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