Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 01 novembre 2011 alle ore 19:18.

My24

Tra tante divertenti trovate, quest'anno, sul tappeto rosso dell'Auditorium, ci sarebbe piaciuto vedere Michelle Williams vestita come la Monroe concedersi ai fotografi. Non è successo, l'attrice ha snobbato la rassegna romana e così ci rimane "solo", fuori concorso, il film My week with Marilyn di Simon Curtis.

La storia è vera, raccontata da un documentarista americano, Colin Clark (autore del libro di memorie Il principe, la ballerina ed io), che a 23 anni si trovò terzo assistente di regia nel film Il principe e la ballerina, che fece incrociare le vite e le strade di Laurence Olivier (qui, regista e coprotagonista) e Marilyn Monroe.

Vicino a due icone, ne raccolse confidenze e affetto, un'esperienza breve e indimenticabile che sarà fondamentale per lui. Un incontro, quello con la Monroe, che gli spezzò il cuore ma che allo stesso tempo gli diede l'opportunità di scoprire una donna "che portava gioia a chi la conosceva", tormentata e talentuosa, fragile e contraddittoria.

La storia, insomma, era più che succulenta, peccato che la realizzazione- sarà questo il motivo della diserzione dell'intero cast?- sia piatta, patinata e abbastanza mediocre. Difficile credere alla volenterosa Williams nella parte della Monroe, più facile rivedere in un trattenuto Branagh il solenne e irascibile Olivier.

Ci vorrebbe un'attrice con lo stesso incredibile istinto di quell'icona che ancora oggi accende le fantasie del mondo, ci vorrebbe una donna che riempia lo schermo e le vite altrui come faceva lei. L'attrice americana, pur non demeritando, non riesce a replicare quel carisma professionale e quel fascino sentimentale che fece capitolare (ma anche scappare, come tutti i suoi uomini) persino un Presidente degli Stati Uniti. Eddie Redmayne, che è il giovane Colin, è decisamente più in palla nel calarsi in quel ragazzo efficiente e ingenuo travolto dall'uragano del cinema fatto sul campo e dallo tsunami Monroe.

Si percepiva, nelle pagine del vero Colin, ancora tutto l'amore, totale e romantico, che provava per quella donna sfiorata per una settimana, si percepisce anche negli occhi da bambino di quest'interprete la forza di quel sentimento. Ed è lui a capitanare un cast, soprattutto di comprimari (eccellente il tris di donne Judi Dench, Julia Ormond, Emma Watson), di grande livello, loro tengono a galla il film, ci trattengono in questa storia piccola piccola, in quella che lo stesso regista ha definito "una finestra sulla vita di Marilyn. Qui ce ne sono tre: quella pubblica per la stampa e i fan, l'attrice che soffre sul set di Olivier, la Monroe privata, quella di Colin". E alla fine, la domanda è sempre la stessa che ci poniamo da decenni: chi è, chi era Marilyn Monroe? Neanche i posteri sono riusciti a emettere l'ardua sentenza.

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi