Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 16 aprile 2013 alle ore 11:44.
Mi accorgo di avere un groppo in gola e di sentirmi riaccolto nel popolo di quanti pregano prima di dormire e si fanno il segno della croce quando sono tristi o quando sono felici. Io sono di quelli come Daniele De Rossi o Rodrigo Taddei, che quando svirgolano un tiro si fanno il segno della croce.
Poi telefono a mia madre per congratularmi, ma soprattutto per fare il figlio che si congratula e dà così una gioia a sua madre, negli anni provata da alcune scelte del suo primogenito: uso il Papa per un'amnistia generale, un'indulgenza plenaria, credo non sia poi così lontano dal suo uso corretto – la sua prima benedizione se non ricordo male ha rimesso i peccati a tutti quelli che se la sono lasciata impartire (bisogna sapere entrare in certe logiche per avere il massimo dalla Chiesa).
Mia madre è commossa, dice: «Senti, è dolcissimo, e che spirito, come parla bene, che cose profonde che ha detto, che semplicità». Mi rendo conto che lo stile di questo Papa ha risvegliato anche in lei un certo preciso bisogno di Papa che hanno in molti e che si può paragonare, per lodarlo, al Papa buono, GXXIII, e per biasimarlo, stranamente, all'ex Santo Subito oggi un po' meno adorato, GPII, i cui modi spettacolari al momento irritano ex post i sofisticati e i genuini un po' come Saviano irrita la sinistra sgamata quando fa i programmi tv o gli articoli di giornale su Messi o Bono Vox.
Sì, il Papa polacco col senno di poi è stato un po' troppo "commerciale", un po' troppo Coca-Cola. Mia madre comunque è proprio contenta di Francesco, e anche se al momento delle dimissioni di Ratzinger si era detta preoccupata perché quel gesto, pur eccezionale, lasciava la Chiesa scoperta «in un momento delicato…» (pedofilia, Vatileaks, ma queste cose lei le lascia un po' non dette perché la fanno soffrire), ora tutto le pare sulla buona strada.
Ne abbiamo parlato un po' al cellulare, ci siamo salutati contenti e la cosa finisce lì.
Nei giorni seguenti vengo brieffato sulle cose da sapere sul nuovo Papa. A quanto pare, mi hanno detto, protegge i preti pedofili e ha appoggiato la dittatura di Videla in Argentina, negli anni ('76-'83) in cui io venivo concepito, messo al mondo, battezzato, complessato e cresciuto cristianamente.
Che Ratzinger andasse considerato un cattivo lo sapevo sia all'inizio del suo Papato, quando ero un suo fan, sia alla fine, quando non lo ascoltavo più. Andava considerato un cattivo, per esempio, perché scriveva cose inverosimili sugli omosessuali: rimasi molto colpito leggendo per esempio, in un libro edito da Fazi che ne compendiava il pensiero (Introduzione a Ratzinger, di Dag Tessore, 2005), che gli omosessuali potevano turbare la vita di un condominio col proprio esempio fuorviante. Ma ora mi stupisce non potermi godere neanche questo Papa. Beati quelli che erano innocenti quando GXXIII ha detto di portare una carezza ai loro figli; beati i figli che si sono presi la carezza: non si sente quasi mai dire niente contro GXXIII.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Permalink

CAMILLO - Cose che non resteranno Il blog di Cristian Rocca
11/10/2014
Pillole di Gommalacca / Perfume Genius
11/10/2014