Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 07 settembre 2013 alle ore 19:56.

My24
(Afp)(Afp)

Il Leone d'oro torna in Italia. Quindici anni dopo «Così ridevano» di Gianni Amelio, un film di casa nostra riconquista il premio più importante della Mostra di Venezia: «Sacro GRA» di Gianfranco Rosi ha ottenuto il massimo riconoscimento della kermesse stravolgendo i pronostici della vigilia. Il film, un documentario sul Grande Raccordo Anulare romano, ha diviso la critica e certamente non mancheranno le polemiche per un premio, coraggioso ma poco condivisibile, che non convincerà buona parte della stampa internazionale.

La giuria, presieduta da Bernardo Bertolucci, ha poi attribuito il Leone d'argento per la miglior regia al greco Alexandros Avranas per «Miss Violence», un durissimo dramma che si apre con il suicidio di una ragazzina durante la sua festa di compleanno. Alla pellicola greca anche la Coppa Volpi maschile assegnata al protagonista Themis Panou.
Come migliore interprete femminile è stata scelta Elena Cotta, straordinaria nella sua performance audace e silenziosa in «Via Castellana Bandiera» di Emma Dante.

Il miglior attore emergente è, invece, Tye Sheridan per l'ottimo «Joe» di David Gordon Green. Si deve accontentare del Gran Premio della Giuria «Stray Dogs» di Tsai Ming-liang, per molti il vero Leone d'oro della manifestazione, mentre il controverso «The Police Officer's Wife» di Philip Gröning ha ottenuto il Premio Speciale.
Indiscutibile menzione per la miglior sceneggiatura all'ottimo «Philomena» di Stephen Frears: lo script è stato realizzato dall'attore Steve Coogan in coppia con Jeff Pope.
Da segnalare, inoltre, i due grandi sconfitti del palmarès, Xavier Dolan con «Tom à la ferme» e Hayao Miyazaki con «The Wind Rises», che tornano a casa a mani vuote nonostante fossero tra i favoriti dei bookmaker.

Nelle altre sezioni: le "Giornate degli autori" hanno visto trionfare «Kill Your Darlings», opera prima di John Krokidas con Daniel Radcliffe nei panni di Allen Ginsberg.
La categoria Orizzonti ha scelto come miglior film «Eastern Boys» di Robin Campillo e come miglior regista Uberto Pasolini per «Still Life».
La giuria del Premio per la miglior opera prima ha optato per «White Shadow» dell'israeliano Noaz Deshe, una coproduzione italo-tedesca ambientata in Tanzania.
Infine, un'altra soddisfazione tutta italiana nella "Settimana della critica" dove il premio del pubblico è andato a «Zoran, il mio nipote scemo» di Matteo Oleotto, film, con Giuseppe Battiston, tra i più acclamati in assoluto delle sezioni collaterali.

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi