Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 09 giugno 2010 alle ore 15:50.
Regole chiare e più concorrenzialità per rilanciare i servizi di trasporto pubblico locale. Le richieste arrivano dall'Anav, l'Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori, aderente a Confindustria, nel corso del convegno «La riforma dei servizi pubblici locali e l'intreccio normativo del Trasporto pubblico locale», che si è svolto, stamane, a Roma, alla presenza del ministro degli Affari regionali, Raffaele Fitto.
Fitto ha escluso che la manovra preveda tagli al trasporto locale e annunciato, nei prossimi mesi, «la definizione dei costi standard per incentivare le gestioni virtuose e sanzionare quelle inadeguate». A finire, invece, nel mirino dell'associazione, che raccoglie, a oggi, 850 aziende operanti, principalmente, nel settore trasporto pubblico interurbano, sono i "dubbi interpretativi" emersi dalle nuove norme che regolano, a regime e in fase transitoria, l'affidamento dei servizi pubblici di trasporto su strada, in ambito locale e regionale.
Si pensi all'impatto dell'articolo 15 della legge 166/2009 sul trasporto pubblico regionale e locale, che, se fosse inteso nel senso di escludere dalla sua applicazione tutto il trasporto pubblico regionale, ha sottolineato la giurista Maria Alessandra Sandulli, «determinerebbe un doppio regime per servizi che, invece, necessitano di una gestione integrata». In più, complicando il compito di regioni ed enti locali, che dovrebbero, a monte, stabilire quali servizi rientrino nelle rispettive competenze. L'auspicio, ha proseguito Sandulli, è quindi quello che il regolamento attuativo «chiarisca la portata applicativa della norma e, se del caso, detti i meccanismi di coordinamento di un doppio regime».
Si è soffermato, invece, sulla scadenza del 31 dicembre prossimo (data entro la quale gli enti locali dovranno affidare i servizi pubblici locali di rilevanza economica mediante procedure competitive a evidenza pubblica), il presidente di Anav, Giuseppe Vinella, evidenziando che l'Associazione seguirà «un approccio flessibile, da regione a regione, per coniugare al meglio i contenuti della riforma».
Il paragone è, poi, con l'Europa, dove convivono differenti modelli di organizzazione dei trasporti pubblici. Belgio e Germania, si caratterizzano per mercati tendenzialmente chiusi, mentre esempi di concorrenza controllata sono presenti in Spagna e Francia. Fino ad arrivare alla più completa deregolamentazione in vigore nel Regno Unito, a esclusione, però, di Londra e Irlanda del Nord. Vinella ha ricordato, infine, i principali obiettivi dell'Associazione, che ha chiuso "in pareggio" i conti 2009, nonostante la crisi. Per il noleggio autobus, ha detto, puntiamo ad attivare un tavolo di confronto con il Governo, come già avviene per il trasporto merci, «per chiedere azioni di sostegno, come, per esempi, la riduzione dell'accisa sul gasolio».