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Questo articolo è stato pubblicato il 09 giugno 2010 alle ore 21:19.
«La Fiom ribadisce con forza la volontà che si realizzino gli investimenti per lo stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco e ribadisce la disponibilità a fare un vero negoziato.» Così il segretario generale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini, per il quale «è possibile, nell'ambito del Contratto nazionale e delle leggi italiane, definire un adeguato e flessibile utilizzo degli impianti, tutelando le condizioni di lavoro e tenendo conto di temporanee necessità produttive in fase di avviamento degli investimenti previsti dal piano triennale della Fiat».
Conclude Landini: «Se, invece, l'obiettivo è dire che non c'è più il Contratto nazionale e derogare alle leggi sul lavoro, allora è la Fiat che pensa a strumentalizzare la trattativa per altri scopi. La domanda che è emersa nell'incontro di oggi dei delegati della Fiom di Pomigliano è se l'azienda vuol fare investimenti sullo stabilimento campano o se sta cercando un capro espiatorio per coprire altre scelte industriali.»
IlSole24Ore.com è in grando di anticipare il testo della proposta di accordo definitivo e quello della lettera ai dipendenti del direttore dello stabilimento di Pomigliano. Approfondimenti sulle pagine di Economia del Sole 24 Ore di giovedì 10 giugno 2010.