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Questo articolo è stato pubblicato il 10 giugno 2010 alle ore 13:30.
Ancora un segno più per la produzione industriale italiana. Secondo i dati resi noti oggi dall'Istat, ad aprile ha segnato un aumento dell'1% rispetto ai livelli del mese precedente (in netto miglioramento rispetto allo 0,2% registrato a maggio) e del 7,8% per cento rispetto ad aprile del 2009, mese in cui è stato registrato il punto più basso, con un calo tendenziale del -25,5%.
La variazione della media del trimestre febbraio-aprile rispetto a quella dei tre mesi precedenti è pari all'1,4, mentre nei primi quattro mesi del 2010 la variazione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è stata del 4,3 per cento. Si conferma quindi la buona tenuta dell'industria italiana, come ribadito nei giorni scorsi anche da uno studio della Confindustria. Il Centro studi della stessa organizzazione sostiene che la ripresa resterà «solida» e che a maggio la produzione industriale segnerà un aumento dell'1,8% su base congiunturale e del 10,2% a livello tendenziale. Secondo il Csc, la distanza dal «picco precrisi» (aprile 2008) si ridurrà al 18,1per cento.
Sempre oggi, sono arrivate dall'Istat ulteriori buone notizie sullo stato della congiuntura italiana: nel primo trimestre di quest'anno il Pil è cresciuto dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% rispetto al primo trimestre 2009. La nuova lettura rivede leggermente al ribasso la stima preliminare sul dato congiunturale (+0,5%) e in lieve rialzo quella sul tendenziale (+0,6%).
Inversione di rotta, invece, per la produzione industriale francese che ad aprile è diminuita dello 0,3% su base mensile, dopo il +1,2% fatto segnare a marzo. Nel paese transalpino va meglio, però, il mercato del lavoro: per la prima volta dal primo trimestre 2008 ha infatti registrato ad aprile un aumento degli occupati dello0,2% (27.900 unità). Le previsioni del governo sulla disoccupazione nel 2010 restano per il momento ferme al 9,8 per cento.