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Questo articolo è stato pubblicato il 17 giugno 2010 alle ore 10:53.
«Germania e Francia sono d'accordo a far pagare chi ha causato la crisi». Lo ha detto il cancelliere tedesco, Angela Merkel, arrivando al vertice dei leader dell'Unione europea in programma a Bruxelles, secondo la quale «dobbiamo prepararci per il G20 e il G8, in modo da andare lì con una posizione europea il più unita possibile, che include una tassazione della leva del credito delle banche e dei mercati finanziari».
La proposta di un governo economico europeo. Dichiarazione che non nasconde un certo nervosismo da parte del cancelliere tedesco che nei giorni scorsi, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il presidente francese Nicolas Sarkozy, ha avanzato l'ipotesi che l'Europa si debba dotare di un «governo economico» che interessi tutti e 27 i paesi membri dell'Unione e non solo quelli della zona euro. Inizialmente Francia e Germania erano in disaccordo su questo punto. La Francia sosteneva la necessità di dotare l'Eurozona di un governo economico che le sia proprio, con un presidente e un segretariato in appoggio, ma il presidente Nicolas Sarkozy ha poi rinunciato a questa sua idea dopo la forte opposizione della Germania che teme il rischio di creare un' Europa a due velocità e insiste affinché questo governo economico, che dovrebbe aiutare a coordinare le politiche nazionali, includa tutti i 27 paesi dell'Ue.
La bocciatura di Barroso e Cameron. In ogni caso, la proposta di creare un governo economico della zona euro è stata oggi, giovedì, bocciata dal presidente della Commissione europea, Jose Manuel Barroso, dopo avere ricevuto il primo ministro inglese David Cameron a Bruxelles, prima del vertice dei capi di stato e di governo dell'Unione, ritenendo che l'Europa non abbia affatto la necessità di «nuove istituzioni». «I cittadini europei sono interessati alla sostanza» delle decisioni politiche da adottare, «non a nuove istituzioni o nuovi processi» decisionali dell'Ue, ha spiegato Barroso,
Cameron, che partecipa al suo primo vertice europeo dalla nomina a capo del governo britannico, ha rivolto un plauso alle parole di Barroso. «Dovremmo concentrarci sulla sostanza e non su nuove instituzioni» europee, ha detto alla stampa il premier di Londra.