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Questo articolo è stato pubblicato il 17 giugno 2010 alle ore 14:06.
Gli squilibri globali, che sono nettamente diminuiti dopo la fase acuta della crisi e la recessione che ne é seguita, potranno riemergere nella fase di ripresa. A dirlo é Pier Carlo Padoan, vicepresidente dell'Ocse e capoeconomista, intervenuto alla Conferenza organizzata dalla Cassa depositi e prestiti con le società pubbliche consorelle europee, alla presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. Secondo Padoan ampie fluttuazioni nei flussi di capitali sono spesso necessarie per ristabilire una sostenibilità delle posizioni esterne dei paesi in surplus che di quelli in deficit. Prima dell'inizio dei lavori si é svolto un colloquio tra il presidente Napolitano e il ministro Tremonti. La situazione del debito pubblico italiano è migliore di altri Paesi, ha detto Padoan. «Per la dinamica del debito - ha detto il capoeconomista dell'organizzazione - l'Italia si trova molto meglio di altri, che hanno un debito più basso ma una dinamica più pericolosa».
Il sistema italiano di ammortizzatori sociali è «rudimentale e va migliorato». Il rafforzamento del sistema - ha aggiunto Padoan - è una questione «di lungo periodo, ma darebbe risultati robusti».
Per alcuni Paesi dell'area Ocse sarebbe "pericoloso" risanare i conti pubblici solo con tagli alla spesa, ed è invece necessario anche aumentare le tasse, ha detto Padoan. «Il debito pubblico della zona Ocse raggiunge in media il 100 per cento. Non si può fare tutto solo riducendo la spesa: in qualche modo si deve fare anche aumentando le imposte, e non è indifferente per la crescita decidere quali imposte aumentare».
Il cambio euro-dollaro a quota 1,2 è «molto meglio» che a 1,5. Lo sostiene il vicesegretario generale dell'Ocse, Pier Carlo Padoan, secondo cui il livello attuale del cambio «dà sollievo alla crescita europea, anche se non risolve i problemi europei». Nelle prossime settimane ci può essere «un'ulteriore discesa dell'euro, perchè storicamente le oscillazioni dei cambi possono essere molto lunghe».