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Questo articolo è stato pubblicato il 29 giugno 2010 alle ore 08:10.
Oggi si aprono le trattative per l'acquisizione dei terreni su cui si svolgerà l'Expo. E domani si terrà il consiglio di amministrazione che nominerà Giuseppe Sala direttore generale della società di gestione, al posto di un Lucio Stanca «dimissionato» da amministratore delegato giovedì scorso.
Terreni e "capo macchina": con questi due punti fermi i nuovi vertici dell'Expo potranno incontrare giovedì quelli del Bie, scongiurando che la trasferta a Parigi di Letizia Moratti, in occasione dell'assemblea del Bureau International des Expositions, potesse trasformarsi in una débâcle. Giovedì il Bie analizzerà lo stato di avanzamento dell'Expo. Figurarsi se gli italiani si fossero presentati senza il numero uno operativo.
Sulla decisione di nominare il nuovo direttore generale, spiega la Moratti: «Tra sabato e domenica mi sono sentita con i soci della società per chiedere un consiglio di amministrazione per mercoledì». La Moratti si dice fiduciosa: «Il Bie non è preoccupato. Non mi ha fatto avere nessuna nota, né scritta né verbale, di preoccupazione».
Sala, dunque, lascerà l'incarico di direttore generale del Comune di Milano. Alla fine tutti gli enti locali, Regione inclusa, hanno scelto di convergere sul suo nome, anche se espressione dell'asse Berlusconi-Bruno Ermolli-Moratti, dunque l'ala laica della ex Forza Italia. E anche Formigoni, che peraltro ha provato a giocarsi la partita della nomina del capo operativo in virtù della sua posizione di maggiore finanziatore fra gli enti locali, ha dovuto alla fine asserire che «il nome di Sala è quello che avevamo indicato». Formigoni, peraltro, oggi torna centrale nella complicata partita che dovrà trasformare in qualcosa di concreto, e rapidamente, il progetto dell'Expo. È infatti la Regione ad avere costituito la società che acquisterà i terreni su sui si svolgerà la manifestazione. Di questi terreni i Cabassi hanno il 30% e la Fondazione Fiera ha il restante 70 per cento.
Questa mattina Formigoni incontrerà il presidente della Provincia Guido Podestà e il sindaco Moratti per illustrare la nuova società. «E al pomeriggio - spiega Formigoni - avvierò le trattative per l'acquisto dei terreni da parte dei proprietari, facendo un'offerta congrua di prezzo, da parte nostra, che sarà lontana dalle cifre fantasiose ed eccessive che sono state diffuse in queste settimane». Cifre che, fino a oggi, si aggirerebbero intorno ai 200 milioni di euro. «Il Bie chiede di essere possessori delle aree entro ottobre - dice Formigoni - dunque non c'è fretta. Anche, se con questo, non voglio dire che la trattativa sia lunga».