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Questo articolo è stato pubblicato il 18 luglio 2010 alle ore 19:47.
Un contributo di 50 centesimi per ogni pacchetto turistico acquistato per finanziare un Fondo nazionale a garanzia dei viaggiatori truffati. Dopo il default de I viaggi del Ventaglio, il tour operator dichiarato fallito qualche giorno fa dal Tribunale di Milano, il ministero degli Affari esteri rilancia la proposta di istituire un meccanismo che, dietro il versamento di un contributo minimo, intorno ai 50 centesimi, a carico di ciascun viaggiatore, consenta di prestare un'efficace assistenza, fino al rimpatrio, dei turisti vittime dei fallimenti di operatori del settore.
Il Fondo di garanzia
Per il momento alla Farnesina non sono ancora giunte richieste di assistenza da parte di
italiani bloccati all'estero a causa del crack del tour operator. Ma l'urgenza di una legge che salvaguardi turisti e viaggiatori italiani appare sempre più evidente al ministro Franco Frattini. Secondo la stime delle associazioni del settore, con un contributo di 50 centesimi su pacchetti e viaggi venduti annualmente, si potrebbero raccogliere risorse per circa 50 milioni. Attualmente le risorse disponibili sul Fondo nazionale per gli indennizzi ai turisti truffati ammontano a circa 250mila euro.
I consumatori
Secondo le associazioni dei consumatori si tratta di risorse insufficienti. Il Codacons ha annunciato perciò un'azione nei confronti dell'Astoi, l'associazione dei tour operator, colpevole di non aver avvertito i consumatori del rischio che correvano prenotando con I Viaggi del Ventaglio. Poco tempo fa l'Astoi ha sottoscritto un accordo con due associazioni di consumatori, Federconsumatori e Movimento Consumatori, proprio per prevenire fatti come quello gravissimo di questi giorni che ha coinvolto centinaia di.000 famiglie. Il Codacons chiede all'Astoi e alle associazioni di «istituire subito un collegio di conciliazione e aiutare insieme con Astoi i consumatori a riavere il maltolto».