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Questo articolo è stato pubblicato il 04 settembre 2010 alle ore 17:30.
L'Italia ha posto una riserva sulla firma dell'accordo di libero scambio tra Unione Europea e Corea del Sud, firma che è prevista il 10 settembre prossimo a Bruxelles. Lo si apprende da fonti diplomatiche. L'accordo, considerato tra i più ambiziosi nel campo commerciale conclusi dall'Unione europea con un paese terzo, apre il mercato europeo ai prodotti coreani, la cui concorrenza è particolarmente forte nei comparti dell'auto e del tessile. Il governo italiano - riferiscono le stesse fonti - a difesa degli interessi dell'industria nazionale, si è fortemente adoperato nel corso del negoziato per migliorare alcuni aspetti critici dell'accordo, richiedendo, tra l'altro, un allungamento dei tempi di smantellamento tariffario. L'Italia ha mantenuto quindi «una riserva nazionale» sulla firma finale dell'accordo che, per entrare in vigore, richiede l'unanimità dei 27 governi europei e la successiva ratifica dei parlamenti nazionali.