Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 20 settembre 2010 alle ore 13:06.
Una piccola media impresa su due, il 49%, accede agli appalti pubblici. Molto più della media europea, ferma al 39 per cento. Lo rivela un'indagine conoscitiva del ministero dello Sviluppo economico, che evidenzia come gli appalti pubblici per l'innovazione rappresentino «una autentica sfida per le imprese italiane, soprattutto le medio-piccole». Secondo lo studio, in Italia la domanda pubblica a scopi d'innovazione corrisponde al 14,08% del Pil, minore rispetto al dato medio dell'Europa a 27, 17,23 per cento. Una percentuale, tuttavia, in crescita rispetto all'11% del 2004.
La domanda pubblica a scopi di innovazione è prevalentemente utilizzata per gli appalti verdi e l'e-procurement, anche se, sottolinea lo studio, «soffre ancora di un deficit di attenzione da parte delle istituzioni, tradizionalmente più orientate all'utilizzo di politiche a supporto dell'offerta tecnologica». L'indagine rileva però che ci sono segnali che lasciano intravvedere la possibilità di ricorrere agli appalti pubblici nell'ambito della politica industriale, partendo per esempio dalla valorizzazione dell'interesse espresso per gli appalti verdi, soprattutto da parte delle amministrazioni locali, e dalla creazione di specifiche competenze nel settore pubblico. Da qui l'esigenza che le autorità riconoscano l'importanza degli appalti nell'ambito di una strategia nazionale di sviluppo del sistema produttivo a medio-lungo termine quale fattore chiave.
La Commissione europea nel 2008, ricordano dallo Sviluppo economico, ha lanciato la Lead market initiative (Lmi) per favorire l'innovazione in sei «mercati guida»: eHealth, tessili protettivi, costruzioni sostenibili, riciclo dei materiali, prodotti biologici ed energie rinnovabili, attraverso diversi strumenti di regole condivise, tra cui proprio gli appalti pubblici. Il ministero dello Sviluppo economico ha incluso gli appalti pubblici nella strategia di sviluppo industriale Industria 2015 (progetti di innovazione industriale, Pii). Inoltre lo stesso dicastero, con il lancio di un apposito bando nell'ambito del Poi Energie rinnovabili e risparmio energetico, ha chiamato il settore pubblico a giocare un ruolo attivo nel promuovere e sostenere lo sviluppo di tecnologie basate su fonti rinnovabili.