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Questo articolo è stato pubblicato il 26 settembre 2010 alle ore 08:02.
Con la Cina il divario commerciale c'è, le statistiche lo dimostrano. Altrettanto eloquenti, però, sono le dinamiche della logistica: partono leggeri, i voli cargo dall'Italia, per far ritorno gravidi di merci cinesi a sempre più alto valore aggiunto. Divario impossibile da azzerare, quello Italia-Cina, però colmabile, specie in alcuni settori. Se i dati delle dogane cinesi confermano nel 2009 una crescita dell'export italiano del 3,1%, è certo che il tessile, il legno-arredo, la gommaplastica, i prodotti tecnologici faticano a guadagnare terreno in Cina.
Il passivo dei primi otto mesi rispetto alla Cina sfiora i 12 miliardi, è al top da sempre, rappresenta l'80% del nostro disavanzo commerciale globale. «Le due economie - sottolinea Thomas Rosenthal, responsabile del Cesif, il Centro studi della Fondazione Italia-Cina - sono sostanzialmente competitive, non complementari. Scambiano prodotti statisticamente identici ma qualitativamente diversi. La produzione italiana in molti settori è caratterizzata da maggiore valore aggiunto e contenuto tecnologico. La Cina sta recuperando terreno molto rapidamente anche grazie allo spillover derivante dalla presenza di imprese multinazionali in Cina, incluse quelle italiane».
«I dati Sea sulle due destinazioni cinesi, i volumi di merce movimentata dalla nostra compagnia nei primi dodici mesi, indicano una ripresa anche se lieve dei movimenti verso la Cina», commenta Alcide Leali, presidente di Cargoitalia, la compagnia che ha iniziato a operare un anno fa da Malpensa su Hong Kong e, da luglio, su Shanghai.
Leali professa ottimismo, visto che da Hong Kong, in un solo anno, ha esportato 5.851 tonnellate di merci, importandone 8700, e da Shanghai, in un mese, 461 contro 493. «Partono pezzi di macchinari industriali di varie tipologie, ricambi per macchine agricole e movimento terra, abbigliamento finito, pelli e tessuti per abbigliamento, accessori, prodotti alimentari. Arrivano elettronica di consumo, abbigliamento semilavorato e finito, basi chimiche per profumi. Secondo i dati Sea, da Malpensa, la variazione dei volumi nei primi 7 mesi sul 2009 ha premiato l'export (+99%), più dell'import (+77 per cento).