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Questo articolo è stato pubblicato il 17 novembre 2010 alle ore 10:14.
In un contesto economico di rallentamento della ripresa, debito pubblico «più alto di tutti i tempi» e disoccupazione «a livello inaccettabile», le piccole e medie imprese «richiedono un'attenzione speciale, in quanto generatori chiave di impiego». Lo ha dichiarato il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria, nella sessione di apertura di un meeting su Pmi e imprenditoria nella fase di uscita dalla crisi.
Questi soggetti economici, ha spiegato Gurria, hanno subito l'impatto da un lato del calo della domanda, e dall'altro della contrazione del credito, che «non ha goduto appieno dei benefici apportati dalle politiche di alleggerimento operate dalle banche centrali».
In questa situazione di difficoltà, servono «riforme strutturali a lungo termine per migliorare il contesto economico e del business», accompagnati da «framework legali ben indirizzati ed efficaci». Ma ciò, ha concluso Gurria, non basta: serve «accelerare il ricollocamento delle risorse in nuove attività», fornendo alle Pmi innovative «l'opportunità di competere» sul mercato, tramite «strutture di finanziamento specifiche» e un «campo di gioco livellato».