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Questo articolo è stato pubblicato il 23 novembre 2010 alle ore 21:14.
Una parte del capitalismo mondiale si è staccata dai valori fondamentali della tradizione capitalistica per assumere una dimensione «istantanea, shortista, take away». Parola del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che, intervenendo oggi ai 100 anni di Assonime, l'associazione delle società per azioni guidata da Luigi Abete, è tornato ad analizzare il capitalismo di oggi. «Una parte del capitalismo - ha spiegato il titolare di via XX Settembre - è uscita dalla dimensione dei valori patrimoniali e ha assunto la dimensione istantanea, shortista, take away, ha fissato tutte le performance nel conto economico, che misura il reddito annuale, semestrale fino a quello quotidiano e si è staccata dal conto patrimoniale che misura invece i valori».
Insomma, il capitalismo sta conoscendo una significativa metamorfosi. «La parte influente ed emergente del capitalismo - ha aggiunto Tremonti - si è sviluppata fuori dallo schema capitalistico classico, la società dei capitali, e si è rivolta a fondi, hedge funds, equity funds. Ed è uscita anche dallo schema tipico dei contratti capitalistici rivolgendosi ai contratti atipici». Il mondo della finanza regolare, ha concluso il ministro, «cuba 33 trilioni, mentre il mondo della "shadow finance" cuba più o meno 25 trilioni: è ormai una parte non ignorabile e non più staccabile del capitalismo regolare».