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Questo articolo è stato pubblicato il 10 dicembre 2010 alle ore 17:45.
Otto società delle costruzioni, tra cui anche le italiane Buzzi Unicem e Italcementi, hanno ricevuto la notifica dell'avvio di un procedimento da parte dell'Antitrust europea. La Commissione Ue - sospettando l'esistenza di un cartello tra i principali gruppi europei - ha aperto una procedura in dieci stati membri: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Regno Unito.
Le indagini preliminari compiute dai servizi del commissario Ue alla concorrenza, Joaquin Almunia, hanno mostrato come esista più di un sospetto sull'esistenza di pratiche anticoncorrenziali portate avanti da diverse imprese, volte in particolare a favorire restrizioni sul fronte dell'import e dell'export, a suddividersi le quote di mercato e a fissare prezzi coordinati per il cemento e per i prodotti derivati.
Si tratta di un procedimento «volto ad accertare - si legge in un comunicato diffuso da Buzzi Unicem - l'eventuale infrazione dell'art.101 del Trattato di funzionamento dell'Unione Europea e dell'art.53 dell'accordo sullo Spazio Economico Europeo».
La Commissione Europea effettuerà indagini per verificare la possibile esistenza di restrizioni dei flussi commerciali tra vari stati dello Spazio economico europeo (un'area di libero scambio che comprende l'Unione europea e altri paesi come la Svizzera) e verso l'aerea See (sudest europeo), di ripartizione dei mercati, di coordinamento dei prezzi e di altre pratiche potenzialmente anticompetitive nel mercato del cemento e dei prodotti ad esso correlati.
Anche Italcementi e la controllata Ciments Français sono interessate dall'apertura formale del procedimento, ha reso noto un portavoce del gruppo, precisando che «l'iniziativa avviata dalla Commissione nei confronti di 8 gruppi che operano nel settore del cemento e prodotti correlati nello Spazio economico europeo, interessa le attività del gruppo in Italia, Francia, Belgio e Spagna». Nella notifica inviata, la Commissione sottolinea che «l'avvio del procedimento non significa che la Commissione dispone di prove concludenti delle infrazioni, bensì che esaminerà il caso in via prioritaria».
Oltre alle società citate anche la francese La Farge e la svizzera Holcim hanno annunciato di aver ricevuto la notifica.