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Questo articolo è stato pubblicato il 22 dicembre 2010 alle ore 13:30.
Quanti giovani professionisti italiani emigrano ogni anno? A quanto ammonta il costo di questo esodo per il sistema-Paese, che ha investito nella loro formazione?
Una domanda per la quale non esistono purtroppo risposte ufficiali. “L’Italia è ancora un Paese di emigranti”, come ha messo nero su bianco la Fondazione Migrantes, nel suo ultimo rapporto 2010. Tuttavia, l’emigrazione dei nostri giovani professionisti, più volte stereotipata nel cliché della “fuga dei cervelli”, resta un buco nero, per le statistiche ufficiali.
La trasmissione “Giovani Talenti” di Radio 24 ha provato a fare i conti, nell’ultimo anno, su numeri e costi e costi di questa emigrazione. Arrivando a conclusioni sorprendenti.
La prima riguarda proprio i numeri: è abbastanza realistico stimare in circa 60mila i giovani “under 40” che lasciano l’Italia ogni anno. Sulla base di almeno due dati: il primo proviene dall’Anagrafe Italiani Residenti Estero (Aire), secondo cui ben 316.572 giovani non ancora quarantenni hanno lasciato il Paese tra il 2000 e il gennaio del 2010. Il flusso ufficiale è dunque pari a poco più di 30mila l’anno. Secondo vari sondaggi indipendenti, però, solo un espatriato su due si iscrive normalmente all’Aire (nonostante l’iscrizione sia obbligatoria). Il dato andrebbe dunque moltiplicato per due, per avere stime più ufficiose: in questo modo combacerebbe con la recente ricerca di Confimpreseitalia, che ha stimato proprio in 60mila i giovani emigranti, ogni anno. Quel che è più preoccupante, per Confimprese italia il 70% di loro sono laureati. Si tratta di capitale umano qualificato che lascia il Paese.
Molto interessante si rivela pure il dato dell’Istat sui trasferimenti di residenza nel 2009: ben 80.597 italiani si sono cancellati dall’anagrafe per espatrio, un balzo di quasi 20mila unità in più, rispetto al 2008. Più in generale, si tratta di un forte incremento, dopo anni in cui quella stessa quota galleggiava tra le 50mila e le 60mila unità annue in uscita. I dati Istat si riferiscono a tutti gli emigranti, giovani e non: è però plausibile supporre che l’età di chi emigra oggi sia - nella media - giovane. E che il dato complessivo - che comprende anche chi espatria, ma mantiene comunque la residenza in Italia - sia ovviamente superiore.