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Questo articolo è stato pubblicato il 20 dicembre 2010 alle ore 12:50.
In Spagna nella prima metà del 2010 è iniziata una lenta ripresa, ma la crescita dovrebbe rimanere "fiacca" a causa degli aggiustamenti necessari nel settore immobiliare e dell'alto livello del debito privato. Lo ha affermato oggi l'Ocse in un studio sul Paese. La disoccupazione, continua l'Ocse resterà pertanto elevata. Il Pil spagnolo dovrebbe crescere dello 0,9% il prossimo anno, contro un declino dello 0,2% quest'anno e la disoccupazione scenderà solo al 19,1% nel 2011 dal 19,8% nel 2010.
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Per riequilibrare la sua economia, la Spagna dovrebbe "impegnarsi in vere riforme", sostiene l'organizzazione. Così, "il mercato immobiliare continua a mostrare un sostanziale eccesso di offerta", sostiene lo studio, esortando il governo a "riconsiderare le sovvenzioni pubbliche per costruire case". L'Ocse chiede inoltre una riforma del mercato del lavoro, volta a superare le debolezze "strutturali". L'organizzazione accoglie inoltre con favore il piano del governo di ritardare l'età di pensionamento a 65-67 anni, mentre giudica utile integrarla con "altre misure di controllo della spesa". (Il Sole 24 Ore Radiocor)