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Questo articolo è stato pubblicato il 03 gennaio 2011 alle ore 12:46.
Buone notizie per i conti pubblici, che nel 2010 chiudono meglio del previsto. Il fabbisogno annuo del settore statale si è attestato a circa 67.500 milioni, inferiore di circa 19.300 milioni rispetto a quello registrato nel 2009, pari a 86.847 milioni. Il fabbisogno complessivo realizzato nell'anno 2010 - comunica il Tesoro - risulta inferiore di circa 16.300 milioni rispetto all'ultima stima ufficiale della decisione di Finanza pubblica per il 2010 - stima prudenziale basata sulla proiezione dell'evoluzione del primo semestre 2010 - grazie a un andamento più favorevole degli incassi e a una dinamica più contenuta dei pagamenti, alcuni dei quali presumibilmente slittati al 2011, quali un'ulteriore quota dei prestiti da erogare alla Grecia.
Nel solo mese di dicembre 2010 si é registrato un avanzo del settore statale determinato in via preliminare in 9,1 miliardi, superiore di circa 7,3 miliardi rispetto a quello realizzato nel dicembre 2009 (1.825 milioni di euro).
Il Tesoro ha rivisto inoltre lievemente al ribasso il dato del fabbisogno dello scorso mese di novembre. Rispetto al dato pari a circa 5 miliardi comunicato lo scorso 1° dicembre, e precisamente 5,221 miliardi, i dati di sintesi resi noti oggi dal ministero dell'Economia indicano un fabbisogno pari a 4,614 miliardi di euro. Con uno scarto quindi di circa 600 milioni.
Il deficit è derivato da entrate per 40,883 miliardi e spese per 45,497 miliardi di cui 7,236 miliardi per interessi. La copertura é stata assicurata attraverso le emissioni di titoli esteri (663 milioni) e principalmente grazie alle operazioni a valere sulla raccolta postale e sul conto di disponibilità (5,488 miliardi). Emissioni nette negative invece per i titoli a breve termine (-850 milioni) e a medio e lungo termine (687 milioni).