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Questo articolo è stato pubblicato il 06 maggio 2011 alle ore 08:26.
La produttività non è solo un fenomeno di rottura. Può essere anche qualcosa di incrementale. Ci sono le innovazioni che modificano le strutture delle economie di mercato, come il motore a scoppio o il transistor. Ma esistono le innovazioni che, in un tessuto produttivo con un grado di specializzazione medio-basso come quello italiano, permettono alle aziende di collocarsi in nicchie di mercato profittevoli.
È il caso della Elsa di Sellia Marina (Catanzaro). Appena fuori dal paese - olio e agrumi, pochissima la tecnologia diffusa - l'officina di Evangelista Russo, che dopo le elementari tanti anni fa si è messo a sferragliare sui motori dei mezzi pesanti, si è trasformata in una piccola impresa con undici dipendenti. Il fatturato è pari a 1,5 milioni di euro, il 90% ottenuto all'estero.
Questa espansione, piccola in valore assoluto ma rilevante se si pensa al punto di partenza e all'ostilità alla buona impresa di una Calabria segnata da ritardi e criminalità, è basata su una precisa innovazione di prodotto: una macchina che permette di effettuare l'alesatura e la saldatura dei fori usurati. «Questa doppia funzione - dice Giancarlo Russo, figlio di Evangelista - manca nei prodotti della concorrenza». Concorrenza che è rappresentata da multinazionali come la York e la Climax. Inoltre, questa macchina è trasportabile a mano. Tanto da essere usata non solo nei cantieri italiani, ma anche nelle centrali nucleari in Francia e, a centinaia di metri di profondità, nelle miniere d'oro del Burkina Faso.
Questa piccola impresa familiare (con Giancarlo, lavorano anche gli altri tre fratelli, tutti maschi, Santo, Salvatore e Fabrizio) è nata in un ambiente, la Calabria, decontestualizzato rispetto alle alte tecnologie. Con un tecnico autodidatta, papà Evangelista, cresciuto al di fuori dei classici percorsi formativi. Tuttavia, la Elsa può contare su una quindicina di brevetti. E, grazie a una serie di accordi con rivenditori, una presenza significativa in Francia, Turchia, Cile e Australia. «In questi giorni, qui a Sellia Marina - racconta Giancarlo Russo - ci sono alcuni russi interessati a rivendere i nostri prodotti nel loro Paese in esclusiva».
(P.Br.)
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