L'Italia che non cresce è l'inchiesta che Il Sole 24 Ore ha avviato nelle scorse settimane per capire come mai il nostro Paese da quarant'anni è quello con la crescita più bassa fra i competitor internazionali. Le analisi e i reportage pubblicati sul quotidiano sono diventati un volume (in edicola a partire da lunedì 9 maggio a 9,90 euro oltre il quotidiano). Un libro che aiuta a capire i malanni di lungo corso dell'Italia e quali sono gli spazi di manovra per far lievitare la produttività, per essere più competitivi sui mercati globali, per abbattere i costi che appesantiscono le imprese.

Le inchieste, realizzate dalle migliori firme del giornale, mettono in luce i fattori che ritardano lo sviluppo: la giustizia ingolfa il motore del business, il fisco zavorra i conti, la Borsa, come pure le aziende, ha nano-dimensioni, l'energia per l'industria ha costi esorbitanti rispetto ai Paesi concorrenti, la ricerca non ha risorse, le grandi opere sono grandi nella definizione e non nella realizzazione (conclusi solo tre dei 18 progetti della legge Obiettivo).

Un quadro preoccupante su cui riflettono anche gli editorialisti del quotidiano: importante, in questa fase, tenere i conti pubblici in ordine e investire sulla ricerca per crearsi un futuro, per essere pronti quando la crisi sarà alle spalle.

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