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Questo articolo è stato pubblicato il 01 ottobre 2012 alle ore 17:18.

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Oggi, i pochi giocatori al top ancora guadagnano molto bene, ma non il massimo. Allo stesso tempo, in termini reali (al netto dell’inflazione), i giocatori di secondo livello guadagnano molto meno da tornei ed esibizioni di quanto non facessero negli anni ‘70.

Nondimeno, è avvenuta una cosa curiosa: oggi più che mai, molte più persone si guadagnano da vivere come giocatori professionisti di scacchi. Grazie anche alla disponibilità di programmi per computer e partite online, c’è stato un piccolo boom dell’interesse per gli scacchi tra i giovani di molti paesi.

Molti genitori vedono gli scacchi come una valida alternativa ai video giochi senza cervello. Alcuni paesi, come l’Armenia e la Moldova, hanno effettivamente legiferato l’insegnamento degli scacchi nelle scuole. Di conseguenza, al giorno d’oggi, migliaia di giocatori guadagnano sorprendentemente bene insegnando gli scacchi ai bambini, mentre prima del Deep Blue, solo poche centinaia di giocatori potevano guadagnare come professionisti.

In molte città americane, per esempio, gli insegnanti di scacchi di buon livello guadagnano fino a 100- 150 dollari l’ora. Lo scacchista vagabondo disoccupato di ieri può portarsi a casa un reddito a sei cifre se lui -o lei- è disposto ad accettare abbastanza lavoro. In realtà, questo è un esempio dove la tecnologia può aver contribuito alla parificazione dei redditi. I giocatori di secondo livello, se sono dei bravi insegnati, spesso guadagnano quanto i migliori giocatori dei tornei – se non di più.

Naturalmente, i fattori che regolano il mercato dei redditi degli scacchi sono complessi, ed io ho semplificato molto la situazione. Ma il punto fondamentale è che il mercato ha un modo di trasformare posti di lavoro ed opportunità secondo traiettorie che nessuno può prevedere.

Il cambiamento tecnologico non presenta solo aspetti positivi, e le transizioni possono essere dolorose. Un operaio dell’auto disoccupato di Detroit può essere pienamente in grado di riqualificarsi per diventare un tecnico ospedaliero. Eppure, dopo aver svolto per anni il proprio lavoro con orgoglio, potrebbe essere molto riluttante ad effettuare il passaggio.

Conosco un Gran Maestro di scacchi che, 20 anni fa, si vantava del suo successo nel vincere soldi con i tornei. Giurava che non sarebbe mai finito ad insegnare ai bambini la mossa del cavallo (il riferimento è al cavaliere, chiamato anche cavallo). Ma ora fa esattamente questo, guadagnando di più con l’insegnamento della mossa del cavallo di quanto abbia mai fatto da giocatore di scacchi competitivo. Tuttavia, fa male essere mandati al macello.

Naturalmente, questa volta il cambiamento tecnologico potrebbe essere diverso, e bisogna fare attenzione ad estrapolare l’esperienza degli ultimi due secoli per i prossimi due. Per prima cosa, con l’accelerazione della tecnologia l’umanità si troverà ad affrontare questioni economiche e morali più complesse. Eppure, anche se il cambiamento tecnologico accelera, niente lascia intendere un massiccio incremento della disoccupazione nei prossimi decenni.

Naturalmente, un certo aumento della disoccupazione come esito di un più rapido cambiamento tecnologico è certamente probabile, specialmente in posti come l’Europa, dove una pletora di rigidità inibisce aggiustamenti armoniosi. Per ora, comunque, gli alti livelli di disoccupazione degli ultimi anni possono essere attribuiti principalmente alla crisi finanziaria, e in ultima analisi dovrebbero ritirarsi verso i livelli di riferimento storici. Gli esseri umani non sono equini.

Kenneth Rogoff ex capo economista del Fondo Monetario Internazionale, è Professore di Economics e Public Policy presso la Harvard University.

Copyright: Project Syndicate, 2012.

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