Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 29 maggio 2013 alle ore 07:19.

In terzo luogo, la preoccupazione per gli effetti dell'indebolimento dello yen è comprensibile: incrementare il surplus delle partite correnti è un modo per compensare l'eccesso di risparmio delle imprese giapponesi, come ho scritto nel mio editoriale del 9 aprile sulla «rivoluzione incompleta della politica economica giapponese». Ma Charles Dumas, della Lombard Street Research, sostiene che i timori del professor Li sono più che fondati: fra le grandi economie mondiali, la Cina è quella che ha più da temere da una grossa svalutazione dello yen. Però la Cina ha manipolato pesantemente la sua valuta nel recente passato. Quello di cui c'è bisogno è un dibattito, sotto l'egida del Fondo monetario internazionale, sui principi che governano le misure capaci di influenzare i tassi di cambio. Ma non succederà. Potrebbe succedere invece che il nazionalismo economico di Abe entri in rotta di collisione con il nazionalismo economico cinese. Quando gli elefanti litigano, povera l'erba.
I rischi di una destabilizzazione all'interno e all'esterno del Giappone sono effettivamente consistenti, questo è drammaticamente evidente. Ma il Giappone doveva uscire dal suo malessere. Ha ancora ottime probabilità di riuscirci, ma potrà farcela solo attraverso una trasformazione strutturale che sposti il reddito dalle grandi aziende agli azionisti, allo Stato e ai salariati. Sul lungo periodo c'è bisogno di salari reali più alti, quote di ammortamento fiscale più basse, una maggiore tassazione degli utili non distribuiti e dividendi molto più alti. Abe alla fine non potrà far conto solo sulla manipolazione della moneta e un tasso di cambio più debole. Dovrà prendere di petto il potere consolidato delle grandi aziende: questa sarebbe una vera rivoluzione. Ci proverà? Purtroppo, continuo ad avere forti dubbi,.
Copyright The Financial Times Limited 2013
(Traduzione di Fabio Galimberti)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Permalink
Ultimi di sezione
-
Italia
Agenzia delle Entrate sotto scacco, rischio «default fiscale»
-
L'ANALISI / EUROPA
L'Unione non deve essere solo un contenitore ma soggetto politico
Montesquieu
-
NO A GREXIT
L’Europa eviti il suicidio collettivo
-
Il ministro dell'Economia
Padoan: lavoreremo alla ripresa del dialogo, conta l’economia reale
-
LO SCENARIO
Subito un prestito ponte
-
gli economisti
Sachs: la mia soluzione per la Grecia