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Questo articolo è stato pubblicato il 01 luglio 2010 alle ore 08:03.
Tariffe elettriche in lieve ma confortante ribasso (-0,5%) mentre torna a crescere di buona lena il prezzo del gas metano (+3,2%). Ci sono precise ragioni nell'apparente discrasia nell'adeguamento delle tariffe "di maggior tutela" (retaggio delle ex tariffe amministrate per chi non è ancora transitato ai contratti del mercato libero dell'energia) disposto per il trimestre che inizia oggi dall'Authority dell'energia, che si appresta a gestire due piccole rivoluzioni.
Nell'elettricità scatta oggi per un primo "lotto" di 4,1 milioni di famiglie, ma con buona progressione la nuova formula riguarderà tutti, la nuova tariffa elettrica bioraria che premia i consumi di notte e durante i festivi penalizzando, in una prima fase molto poco, i consumi nelle fasce di picco della richiesta (si veda «Il Sole 24 Ore» del 29 giugno). Nel gas ci si prepara intanto al nuovo metodo di calcolo degli adeguamenti che dovrebbe limare qualche frazione percentuale a vantaggio dei clienti finali a partire da ottobre, quando scatterà il prossimo anno termico («Sole 24 Ore» del 19 giugno).
Via intanto alle nuove tariffe trimestrali, che per l'elettricità confermano il calo ininterrotto dal primo trimestre 2009 (con una parentesi di stabilità nell'ultima parte dello scorso anno) mentre il gas metano ha purtroppo invertito già dal gennaio scorso la significativa discesa del 2009.
Le ragioni? Sottolinea l'Authority che «su entrambi i settori incide l'aumento delle quotazioni petrolifere» pari a oltre il 25% negli ultimi 12 mesi, ma con un'asimmetria tra le due variazioni «legata alla permanente differenza tra le efficienze dei due mercati: in crescita per l'elettrico, ancora insoddisfacente per il gas».
Per l'energia elettrica – rimarca l'Authority guidata da Alessandro Ortis – la diminuzione dello 0,5% si aggiunge alle consistenti riduzioni già registrate nel 2009 e nei primi due trimestri di quest'anno. E così la spesa media di una famiglia tipo «si riduce ulteriormente di circa di 2 euro su base annua» sommandosi «a quelle di 39 euro del 2009 e di 23 euro dei primi due trimestri del 2010». Questo nonostante la crescente mole di incentivi, finanziati con un'apposita voce aggiuntiva sulla bolletta, alle energie rinnovabili. In particolare – precisa l'Authority in una nota – «rispetto al 2009 è raddoppiata l'incidenza del fotovoltaico che oggi rappresenta circa 800 milioni di euro» interamente a carico dei clienti finali.