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Questo articolo è stato pubblicato il 09 novembre 2013 alle ore 13:51.

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Sabrina Ferilli e Dario Ballantini nei panni di Matteo Renzi sono stati ieri fra i protagonisti del red carpet per 'L'ultima ruota del carro', di Giovanni Veronesi, film d'apertura fuori concorso dell'ottava edizione del Festival di Roma. «Sono onorata di essere qui ma non sono la madrina del festival», ha detto la Ferilli in abito nero di Donatella Versace. L'attrice ha sottolineato che essere al festival per lei «vuol dire anche essere vicino a chi lavora nel settore in questo momento di difficoltà». Infine un accenno alla candidatura italiana come film straniero agli Oscar, per 'La grande bellezza' di cui è stata una delle interpreti: «speriamo vada bene, per Sorrentino e per tutti noi».

Pieraccioni a Ballantini: ammazza sei uguale, pensavo fossi lui

In assenza quasi totale di politici 'veri' (tra le eccezioni Dario Franceschini), ad animare il red carpet è arrivato Dario Ballantini nei panni di Matteo Renzi, che si è fermato a scherzare con Veronesi, i suoi attori, come Elio Germano e Ricky Memphis, e con Leonardo Pieraccioni, che ha fatto i suoi complimenti al trasformista di Striscia La Notizia («ammazza, sei uguale, pensavo fossi lui»).

Elio Germano: un film popolare su un uomo che non va di moda
Elio Germano, protagonista del film 'L'ultima ruota del carro' è tornato a lavorare con Veronesi dopo dieci anni (era uno dei protagonisti di 'Che ne sarà di noi'), in un genere per lui insolito, quello della commedia. «Mi piaceva l'idea di riscoprire la commedia italiana con un film popolare su un uomo che non va di moda - ha detto l'attore - é bello, per una volta, vedere sullo schermo, al posto dei boss criminali, la storia di uno come noi. Ho lavorato a stretto contatto con il vero Ernesto Fioretti e ho avuto la possibilità di interpretarlo senza l'angoscia di essere troppo simile a lui». Nel film Elio Germano é Ernesto, un autotrasportatore romano che si sposa giovanissimo con Angela (Alessandra Mastronardi) e vive tutta la vita al suo fianco senza mai tradirla e senza reali motivi di contrasto. «Questo é il primo film senza corna - scherza Germano - perché é la storia di persone semplici che non devono imitare altri e scappare da se stessi. È la storia di persone che non sono mai raccontate dal cinema perché non vanno di moda».

Applauditissimo Antonello Venditti
In passerella, tra gli altri, anche Valeria Marini, un applauditissomo Antonello Venditti, il presidente della Fondazione Cinema per Roma, Paolo Ferrari, e il direttore del festival Marco Muller, Giampaolo Letta, Domenico Procacci con Kasia Smutniak, Elisa, autrice delle musiche del film, la compagna di Veronesi, Valeria Solarino e l'attore britannico John Hurt, che domani sarà protagonista di un incontro con il pubblico.

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