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Questo articolo è stato pubblicato il 10 novembre 2013 alle ore 15:43.

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Jonathan DemmeJonathan Demme

L'ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma entra più che mai nel vivo. Oggi è la volta di Her dello statunitense Spike Jonze. Il grande pubblico dell'Auditorium Parco della Musica potrà inoltre recuperare I Am Not Him di Tayfun Pirselimoglu, Manto Acuifero di Michael Rowe ed Entre Nos di Paulo e Pedro Morelli, presentati nei giorni scorsi.

La retrospettiva dedicata a Claudio Gora ospiterà alle 17.30, presso lo Studio 3, la pellicola del 1950 Il cielo é rosso, mentre per la selezione Prospettive Doc Italia sarà possibile visionare The Stone River di Giovanni Donfrancesco, in Sala Petrassi sempre alle 17.30, e L'Altro Fellini, alle 21.30 presso il Teatro Studio, documentario in cui Roberto Naccari e Stefano Bisulli indagano e approfondiscono il controverso e burrascoso rapporto tra Federico Fellini e suo fratello Riccardo. Chi volesse riscoprire Nel Segno di Roma, classe 1958, di Guido Brignone e Michelangelo Antonioni, dovrà recarsi al Teatro Studio alle 14.30.

Prosegue intanto anche l'attività della rassegna dedicata ai ragazzi Alice nella città, con cinque proiezioni, tra premiére e repliche, disseminate in tutto l'arco della giornata: si comincerà alle 9 con Metegol 3D di Juan José Campanella in Sala Santa Cecilia, per finire alle 21.30 presso lo Studio 3, quando si accenderanno i riflettori sull'opera di Vittorio Moroni Se chiudo gli occhi non sono più qui, in anteprima stampa.

L'evento clou sarà comunque l'incontro che vedrà protagonista Jonathan Demme, peraltro in concorso nella sezione Cinemaxxi con il suo Fear of Falling. Il regista, autore di capolavori intramontabili del calibro de Il Silenzio degli Innocenti, che nel 1992 gli valse l'Oscar e Philadelphia, che l'anno successivo regalò la statuetta a Tom Hanks, risponderà alle domande dei fan raccontandosi ed esplorando il suo rapporto con il cinema, a partire dalle ore 16 in Sala Petrassi.

Infine, gli appassionati di cinema di genere avranno l'imperdibile occasione di dialogare con il maestro spagnolo Àlex de la Iglesia, che al Festival ha portato fuori concorso la sua ultima delirante fatica: Las Brujas di Zugarramurdi. Appuntamento alle 17.30 presso il Teatro Studio.

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