House Ad
House Ad
 

Finanza e Mercati Azioni

Rush finale dei listini europei con Bernanke. Poi il Beige Book deprime Wall Street

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 09 giugno 2010 alle ore 09:23.

Rush finale dei listini. Le parole del numero uno della Fed, Ben Bernanke, che vede un'economia in via di guarigione, hanno tirato la volata delle Borse europee. Con un colpo di reni nel finale a Milano l'Ftse Mib ha chiuso a +2% e l'All Share a +1,61%. Tra le blue chip sono balzati i titoli delle costruzioni con Buzzi Unicem (+5,1%) e Impregilo (+3,4%). Finmeccanica (+4%) cavalca la nuova commessa negli Stati Uniti. Ancora debole Telecom Italia (-0,34%). Cambio euro/dollaro in rialzo sopra 1,20 alla chiusura in europa per poi tornare a 19,82 in tarda serata.

Wall Street ha chiuso in rosso dopo essere stata trainata dagli ottimi dati macro giunti dalla Cina (le esportazioni a maggio sono lievitate del 50% su base annua). Gli investitori hanno poi rivolto l'attenzione alle indicazioni sull'economia americana arrivate dalla testimonianza del presidente della Fed, Ben Bernanke, e dal Beige Book. Alla fine, il Dow Jones ha ceduto lo 0,40% a 9.899,93 punti, il Nasdaq è arretrato dello 0,54% a 2.158,58 punti mentre lo S&P 500 ha perso lo 0,59% a 1.055,69 punti.

Secondo il Beige Book, rapporto sullo stato di salute della congiuntura che la Federal Reserve pubblica ogni sei settimane, l'economia americana ha fatto ulteriori passi avanti tra aprile e maggio, ma la crescita è ancora "modesta", mentre le condizioni del mercato del lavoro appaiono in lieve miglioramento. Il documento parla di un incremento delle spese per consumi e di un miglioramento nel settore turistico, che potrebbe però essere penalizzato dal disastro ambientale nel Golfo del Messico.

Prosegue, intanto, la tumultuosa corsa al ribasso di Bp, che dopo il 4,43% a Londra cede a New York il 16,14%, scendendo - ha riportato la Cnbc - ai minimi degli ultimi 14 anni. Gli investitori sono ovviamente preoccupati per le conseguenze della marea nera nel Golfo del Messico. L'amministrazione Obama ha lanciato un ultimatum: il colosso petrolifero britannico dovrà svelare entro 72 ore i suoi piani per fermare la perdita nel Golfo del Messico.

Tornando al quadro azionario europeo, in scia alla buona partenza a New York, i mercati hanno consolidato i guadagni ottenuti fino a metà seduta portando il rimbalzo ben oltre la soglia del punto percentuale. In mattinata il governatore della Bce, Jean-Claude Trichet , aveva dichiarato che «L'Europa uscirà dalla crisi più forte di prima». In Europa Parigi ha chiuso con un rialzo del 2%, Londra dell‘1,9% e Francoforte dell‘2,08 per cento. Seduta sprint anche in Asia, alla borsa di Shanghai, con l'indice principale al termine della sessione pomeridiana che registra un balzo del 2,78%. Sempre dalla Cina è arrivato l'ok all'Ipo di Agricultural bank, che per un controvalore di 30 miliardi di dollari si profila come il più importante collocamento del 2010. Una performance che ha compensato la flessione della Borsa di Tokyo, ai minimi da novembre. (Leggi l'intervista a Mark Faber e Jim Rogers sui mercati).

L’articolo continua sotto

L'Euribor tornerà al 3% soltanto a fine 2014. Lo dicono i future (Marka)

L'Euribor tornerà al 3% soltanto a fine 2014. Lo dicono i future

La notizia cattiva è che sono finiti i tempi delle vacche grasse per chi sta rimborsando un mutuo a

Fondazioni, riforma della vigilanza

ROMA- Il disegno di legge-delega per la riforma del codice civile in materia di fondazioni

Lettera alla Ue di Merkel e Sarkozy: «Più regole per cds e short selling» (AFP)

Lettera alla Ue di Merkel e Sarkozy: più regole per cds e short selling

Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, e il presidente della Francia, Nicolas Sarkozy, hanno

Tags Correlati: Angela Merkel | Asia | Ben Bernanke | Borsa Valori | Dati di bilancio | Eni | Fed | Finmeccanica | Germania | Golfo del Messico | Jim Rogers | Jose Manuel Barroso | Londra | Mark Faber | Milano | Nasdaq | Nicolas Sarkozy | Saipem | Spagna | Stati Uniti d'America | Victor Orban | Wall Street

 

Euribor in risalita. Continua intanto la risalita dei tassi interbancari alla luce delle rinnovate turbolenze dei mercati finanziari e della conseguente diffidenza delle banche a esporsi al rischio confermata anche questa mattina dal nuovo record dei depositi overnight presso la Bce (364 milardi). Il contratto Euribor a tre mesi é salito oggi allo 0,715% da 0,713% ieri toccando il livello più alto dalla metà di dicembre del 2009. In rialzo anche l'Euribor a un mese (a 0,4360% da 0,4340%) mentre quello a sei mesi é rimasto invariato allo 0,9990 per cento. Secondo gli esperti un'altra ragione che sta spingendo al rialzo i tassi é la prossima scadenza, il 1 luglio, dei prestiti a un anno per 442 miliardi di euro forniti l'anno scorso dalla Bce mediante asta a 12 mesi. Sebbene le banche potranno accedere a nuove aste con scadenze inferiori, in molti istituti si preferisce tenere i fondi a propria disposizione anziché immetterli sul mercato interbancario.

Euro e bond. Sul fronte valutario euro sostanzialmente stabile sul dollaro a quota 1,194. Si calmano le acque anche sul mercato dei bond. In una lettera pubblicata dal governo tedesco, il Cancelliere Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy hanno chiesto al presidente della Commissione Ue, Jose Manuel Barroso, di prendere in considerazione una moratoria alla vendita allo scoperto di azioni e di bond statali. La presa di posizione ha avuto effetti importanti anche sul mercato delle obbligazioni. Si allenta anche lo spread tra il BTp e il Bund, sceso sotto i 170 punti base dopo il picco raggiunto ieri oltre 185. Nel dettaglio, il rendimento del titolo di Stato dell'Italia con scadenza 10 anni perde 14 punti base a 4,13%, quello della Spagna scende di 8 punti base. Il rendimento del titolo di stato decennale della Grecia sale di un punto base a 8,13%, quello della Germania di due punti base a 2,52%.

Effetto Bp. Sul recupero odierno dei mercati azionari pesa la nota dolente British petroleum. Il titolo della compagnia britannica (che ha bruciato il 35% della capitalizzazione da aprile) accusa oggi un nuovo tonfo di oltre il 4%, anche per effetto dei timori di un mancato pagamento del dividendo. Anche il cds a 5 anni sul debito della società si è allargato di 55 punti base a quota 315 punti base, più che triplicato dai 101 punti base rilevati il 31 maggio. I politici statunitensi stanno facendo pressione sulla società affinché sospenda il pagamento dei dividendi per pagare i danni legali e ambientali causati dalla fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico per l'espolsione della piattaforma petrolifera del 22 aprile scorso.

Petrolio. La stessa azienda ha inoltre pubblicato oggi il rapporto annuale sull‘energia da cui si evince che le riserve mondiali di petrolio alla fine del 2009 erano pari a 1.333 miliardi di barili, con un aumento dello 0,05% rispetto alla stima dell'anno precedente. Mentre la produzione di greggio ha registrato un calo del 2,6%, pari a 2 milioni di barili al giorno, la flessione più marcata dal 1982. Si rileva inoltre un calo delle scorte Usa di greggio nell'ultima settimana di 4,5 milioni di barili, il doppio rispetto alle attese.Al termine degli scambi americani il petrolio ha chiuso in robusto rialzo: +3,3% a 74,39 dollari al barile.

Male, invece, i titoli agganciati all‘oro nero. A Milano Tenaris scivola dello 0,75% portando a oltre -5% le perdite segnate dalla chiusura di giovedì scorso. In leggero calo Eni, mentre tiene Saipem, grazie anche alla promozione di Exane a "outperform" da "neutral". In calo Saras, reduce da un guadagno del 5,87% circa nelle ultime due sedute. Barclays consiglia di fare ana selezione tra le azioni delle società di raffinazione, evidenziando tra gli altri il titolo di casa Moratti: la banca d'affari dà a Saras giudizio buy, vista la sottoperfomance del titolo rispetto ai concorrenti lo scorso anno e sulle aspettative che i vari problemi legati alla manutenzione ed all'operatività siano stati risolti nel corso del secondo trimestre.

Effetto Trichet. L'Europa uscirà da questa crisi «più forte di come ci sia entrata», ha affermato oggi il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet. Purtroppo c'è voluta proprio una crisi per mettere in rilievo l'urgente necessità di riforme, sia sulla finanza che sull'architettura di governance, vigilanza e controlli delle politiche economiche, ma almeno adesso in Europa «tutti hanno capito» che servono. «Le riforme sono necessarie, e sono in corso d'opera», ha detto intervenendo oggi a un convegno a Francoforte, secondo quanto riporta un comunicato.

Restano, tuttavia, i timori sulla situazione del debito dell'Eurozona, incrementati dalle preoccupazione del governo ungherese sui conti del paese, dopo che il primo ministro ungherese Victor Orban ha illustrato il piano di contenimento del deficit di bilancio, che prevede tagli agli stipendi del pubblico impiego, revisione del sistema fiscale sulle banche e divieto di prestiti ipotecari sottoposti a fluttuazioni di cambio. Alla vigilia, in un mercato sempre all'insegna di nervosismo e volatilità, le vendite erano state innescate dal warning di Fitch sulla manovra inglese considerata «formidabile», dai timori della Commissione europea sulle statistiche economiche della Bulgaria, il massiccio sciopero del settore pubblico in Spagna e dalle voci su una banca europea in difficoltà.

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da