Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 10 giugno 2010 alle ore 14:51.
Il presidente della Bce Jean-Claude Trichet, nella consueta conferenza stampa dopo il direttivo Bce, si è rifiutato di dare indicazioni su «quali titoli di stato la Bce abbia acquistato». Una mossa evidentemente dettata dall'intenzione di evitare altre speculazioni nel mercato dei titoli di Stato. Trichet si è limitato a dire che la Bce proseguirà nell'acquisto di obbligazioni governative dei paesi dell'Eurozona (finora ne sono state acquistate per un ammontare di 40 miliardi di euro). Questa pratica è una delle misure decise a livello comunitario per tamponare gli effetti della crisi dei debiti sovrani, che ha portato la Grecia sull'orlo del default.
Riviste al rialzo le stime di crescita per l'eurozona
La Banca centrale europea ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita economica dell'area euro su quest'anno, ma le ha ridotte sul prossimo. L'economia dell'area euro dovrebbe crescere quest'anno ad un tasso compreso fra lo 0,7% e l'1,3%, e segnare nel 2011 un espansione fra lo 0,2% ed il 2,2%. L'Eurotower continua ad attendersi una moderata ripresa dell'economia reale di Eurolandia nei mesi a venire, sebbene con un andamento «discontinuo» e con elevati livelli di «incertezza» anche a causa delle rinnovate tensioni dei mercati.
Trichet: «Il mercato interbancario non funziona perfettamente»
Tensioni che si riperquotono sul mercato interbancario che, ha commentato Trichet, «non funziona perfettamente». Così com'era successo a fine 2008 dopo il crack Lehman, le banche non si fidano a prestarsi i soldi a vicenda e preferiscono «parcheggiarli» nei forzieri dell'Eurotower. Non a caso questa settimana i depositi bancari overnight presso la Bce, hanno raggiunto un nuovo record questa settimana salendo a quota 369 miliardi.
Inflazione rivista al rialzo ma i tassi «restano adeguati»
L'Eurotower ha alzato le proprie stime sull'inflazione 2010 e 2011 dell'Eurozona. Per il 2010 la previsione é stata portata all'1,5% dall'1,2%, mentre per il 2011 il nuovo dato segna 1,6% contro il precedente 1,5%. Nonostante ciò l'attuale livello dei tassi di interesse, ha detto il numero uno della Bce, continua ad essere giudicato «appropriato». L'uso di questo temine viene interpretato da mercati e analisti come un segnale della Bce sull'orientamento an non modificare i tassi di interesse nel breve periodo.