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Questo articolo è stato pubblicato il 30 giugno 2010 alle ore 20:33.
Da qui a fine anno la volatilità resterà elevata. Parola di Thomas Della Casa, a capo della ricerca di Man Investment, big mondiale nel settore degli hedge fund. La battuta d'arresto registrata dai mercati finanziari globali nel mese di maggio 2010 indica una crescente incertezza delle prospettive economiche e finanziarie soprattutto in Europa. Le economie del G7 affrontano un certo grado di rischio di ribassi, dato che i margini per ulteriori politiche di stimolo si sono ridotti.
Guardando a Est, si possono osservare i primi segnali di una crescente pressione inflazionistica, visto che i tassi di interesse in Cina, in India e nei paesi asiatici emergenti hanno iniziato a salire. Gli stessi sviluppi si possono rilevare in alcuni paesi latino americani. Negli Stati Uniti la massa monetaria M3 sta rallentando al ritmo più rapido osservato dal 1930. Le banche sembrano accumulare liquidità piuttosto che erogare prestiti, e in alcuni casi stanno svalutando i crediti in sofferenza. Mentre negli Stati Uniti l'inflazione potrebbe rivelarsi l'unico costo sopportabile a causa del debito del paese, in Europa la deflazione resta il rischio principale per le economie del G7.
"La situazione fiscale nei paesi del G7 è debole - ha detto Della Casa - La necessità di ridurre il deficit negli anni a venire sarà di ostacolo alla crescita economica per diverso tempo». Per Thomas Della Casa, le recenti turbolenze, creano anche opportunità per i fondi hedge, generando occasioni in alcune aree specifiche. In pole position ci sono i fondi con strategie distressed perché offrono agli investitori una fonte alternativa di rendimento non sfruttata dalle strategie liquide. La domanda di rendimento e il livello record di emissioni nell'high yield in un contesto di bassi tassi di interesse sono positivi per la strategia credit arbitrage. Infine, la strategia fixed income arbitrage, che attua operazioni di arbitraggio sui titoli a reddito fisso, potrà beneficiare di un contesto caratterizzato dall'irripidimento della curva dei tassi di interesse, oltre ad un livello di nuove emissioni di importo e frequenza senza precedenti.