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Questo articolo è stato pubblicato il 30 giugno 2010 alle ore 14:04.
Articoli
Perché la riforma della finanza americana non basterà a evitare le prossime crisi
Dopo l'accordo tra Camera e Senato della scorsa settimana sulla riforma della finanza Usa, uno dei capisaldi della politica di Barak Obama per uscire definitivamente dalla crisi e, possibilmente, evitarne di altre, rischia di dover aspettare qualche settimana in più per l'approvazione al Senato. Il motivo è la morte, lunedì, del 92enne ...
Via libera alla riforma di Wall Street. Spunta tassa da 19 miliardi ma sugli hedge pochi vincoli alle banche
Ci sono voluti più di due anni dall'esplosione della crisi finanziaria. Alla fine, però, i due rami del parlamento americano hanno raggiunto l'intesa sulla riforma della finanza di Wall Street. Dopo una maratona di ben 20 ore la commissione mista Camera-Senato ha trovato l'accordo sui punti principali del Financial Bill. Ora la strada ...
Derivati Usa in mano a sole 5 top bank di Wall Street Il 95% degli scambi su mercati poco trasparenti
Lo dice il Comptroller of the Currency Amdministrator of National Bank. Nel 2009 il totale del valore dei contratti al 31 dicembre era 212.807.628 milioni di dollari. La gran parte delle compravendite avviene sugli Otc
Derivati, la riforma che coinvolge
Goldman, JpMorgan, Citi e BofA
Le big four di Wall Street, negli Usa, gestiscono oltre il 90% dei contratti scambiati Over the counter. Cioè su quelle piattaforme nel mirino di politici e regulator. Ma la riforma è un passo avanti? Il parere degli esperti
Le Borse dimezzano il peso sul Pil. La finanza "trasloca" su mercati privati e opachi
La Borsa, almeno nei paesi industrializzati dell'Occidente, pesa sempre meno. Sembrerà strano ma, a fronte di una recessione che ha tra i principali imputati l'eccessiva finanziarizzazione, i mercati azionari hanno perso importanza rispetto all'economia reale. O almeno questo dice l'andamento, negli ultimi dieci anni, del rapporto tra la ...