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Questo articolo è stato pubblicato il 06 luglio 2010 alle ore 15:51.
La crisi del debito sovrano della Grecia ha spinto molti correntisti a trasferire i propri soldi nelle banche cipriote. Secondo una stima dell'agenzia Bloomberg nei primi cinque mesi dell'anno sono stati spostati quasi un miliardo e mezzo di euro.
I depositi negli istituti di credito dell'isola sono cresciuti di ammontare con l'aggravarsi della crisi. Ad alimentare il flusso i timori che Atene potesse tornare alla dracma o avviare una profonda ristrutturazione il proprio debito. Nei giorni più difficili girava addirittura voce che l'esecutivo potesse imporre limitazioni al trasferimento dei capitali.
Anche Christos Stylianides, amministratore delegato della seconda banca dell'isola, la Marfin popular, conferma he le banche cipriote hanno tratto vantaggio dalla crisi greca anche se l'ammontare dei fondi trasferiti dalla Grecia viene definito «non significativo».
In generale, ha fatto sapere la Banca centrale cipriota, i depositi (sia in in euro che in altre valute) di banche greche operanti a Cipro sono aumentati di circa 1,3 miliardi di euro nei primi cinque mesi dell'anno. L'aumento per tutto il sistema bancario è stato di circa 4,7 miliardi di euro. Non si sa però quanti di questi fondi arrivino dalla Grecia. (An. Fr.)